I riti della Settimana Santa di Alatri nella narrazione di Emma Ritarossi

I riti della Settimana Santa, ed in particolare quello del venerdì con la sua processione, caratterizzano da decenni la città di Alatri, anche ben oltre i confini provinciali, tra fede e tradizione. E ora una giovanissima studiosa di Alatri, Emma Ritarossi, racconta la settimana pasquale della sua città rintracciando, con gli strumenti dell’antropologia e dell’etnologia, il filo nascosto dei suoi riti. Emma Ritarossi dimostra di ben conoscere l’esercizio del vedere, e così mette a fuoco da anni le processioni, i colori, i costumi, i canti della Settimana Santa di Alatri interrogandosi sul loro senso compiuto, sul significato che, tutti insieme, vogliono rivelare.Il suo libro è il risultato di questa pratica, uno studio che unisce ricerca scientifica con le testimonianze dei protagonisti dei vari momenti “rituali”, che confessano ciò che di essi hanno ereditato dalla tradizione e ciò che della tradizione hanno rinnovato perché potesse continuare la sua fascinazione. “Una settimana particolare”, questo il titolo del libro, è dunque una narrazione in bilico tra saggio e cronaca: una prova riuscita che diventa un’esortazione alla gente di Alatri (e a tutta la gente), perché non smarrisca il senso più profondo delle sue memorie. Il libro verrà presentato venerdì 6 dicembre, alle 17.30, nella sala di rappresentanza dell’AssociazioneGottifredo, nel centro storico di Alatri. Con l’Autrice saranno presenti: Gioacchino Giammaria, presidente dell’Istituto di storia del Lazio meridionale che ha edito la pubblicazione; Antonello Ricci, docente di antropologia culturale all’università La Sapienza di Roma; Katia Ballacchino, docente di antropologia dei patrimoni culturali all’università di Salerno.Sempre in tema di attività della Gottifredo e delle sue pubblicazioni, va detto che da alcuni giorni è disponibile il libro “Il San Sisto del Cavalier d’Arpino. L’affresco restaurato”, con la storia del dipinto a lungo conservato nella Concattedrale di Alatri, il ruolo del vescovo dell’epoca Egnazio Danti, che fu anche matematico, astronomo, cosmografo; l’attribuzione, il contesto, le fasi del restauro. Nel volume, saggi di Mario Ritarossi, Francesco Petrucci, Maria Teresa Molinari, con la cura redazione di Eugenia Salvadori; prefazione di Ambrogio Spreafico, vescovo di Anagni-Alatri, che parla del dipinto come di «un capolavoro che avevamo davanti agli occhi da secoli ma senza dargli la giusta importanza», e presentazione del presidente dell’associazione e delle edizioni Gottifredo, Tarcisio Tarquini.