La “carica” dei giovani. Tante le iniziative in programma

Un grande fervore sta accompagnando questa stagione della Pastorale giovanile e vocazionale in diocesi, con una serie di iniziative già poste in essere o programmate, sostenute però da una formazione spirituale – anche questa con degli incontri specifici – e soprattutto dall’accompagnamento costante del vescovo Ambrogio Spreafico. Per quanto riguarda le iniziative, prende il via la sera di venerdì 12 aprile, presso la parrocchia della località Collelavena e rivolto alla Forania di Alatri, una serie di incontri da parte dei componenti dell’Equipe giovanile diocesana (formata da Lorenza Castagnacci, Carlo Cerasaro, Camilla Cuva, Elisa Finocchio, Ilaria Fiorini, Ludovica Paris e coordinata da don Luca Fanfarillo, responsabile diocesano della pastorale giovanile) con animatori, catechisti ed educatori delle varie parrocchie, movimenti e associazioni del territorio. Si tratta nello specifico di tre incontri, ognuno per ogni Forania della diocesi, per conoscere sempre meglio le esperienze e il vissuto di quanti a loro volta conoscono i ragazzi e i giovani e con loro hanno un contatto più stretto e assiduo, così anche da armonizzare le varie iniziative ed esperienze. Per i membri dell’Equipe, l’idea nasce da questo presupposto: “Per servire sempre meglio i nostri ragazzi e giovani è necessario conoscerci meglio, conoscere meglio i percorsi e le realtà. Pertanto, come equipe diocesana di pastorale giovanile, vogliamo incontrare animatori, educatori, catechisti che seguono i ragazzi dai 13 anni in su, divisi per forania”. Dopo il primo incontro di Alatri, i successivi si terranno venerdì 3 maggio presso la chiesa parrocchiale di Osteria della Fontana, per la Forania di Anagni, e venerdì 10 maggio presso il Centro pastorale di Fiuggi, per la Forania di Fiuggi, sempre con inizio alle 21. La stessa Pastorale giovanile e quella vocazionale, coordinata quest’ultima da don Pierluigi Nardi, stanno anche preparando, la veglia in occasione della 61^ Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni. L’appuntamento è per mercoledì 24 aprile, con inizio alle 21, presso la chiesa parrocchiale Maria Santissima Regina di Tecchiena Castello, facilmente raggiungibile dalla strada provinciale che collega Tecchiena alla zona della Roana-Casilina e con un ampio parcheggio a disposizione. Sarà presente il vescovo Ambrogio Spreafico che, sul tema della Giornata “Creare casa”, guiderà una riflessione nel corso della veglia, animata poi da letture e canti. La veglia vocazionale è stata anche inserita a pieno titolo nel programma di formazione spirituale che i giovani stanno portando avanti dall’autunno scorso e fatta di vari incontri sul tema “Lampada ai miei passi. La Parola incontra la nostra vita”, rivolta alla fascia di età dai 19 ai 35 anni e che ha visto peraltro anche la recente e molto partecipata Via Crucis per le strade del centro storico di Anagni. Sarà invece a livello interdiocesano la veglia di Pentecoste che si terrà venerdì 17 maggio, con inizio alle 20.45, presso la chiesa del Sacratissimo Cuore, a Frosinone. I giovani delle diocesi di Anagni-Alatri e Frosinone-Veroli-Ferentino, unite in persona episcopi, si ritroveranno infatti proprio con il vescovo Ambrogio Spreafico per pregare e riflettere sul tema “Ascoltiamoci – Cominciarono a parlare in altre lingue”. Intanto si guarda già anche alla prossima stagione estiva, foriera come sempre di appuntamenti, anche di più giorni e rivolti un po’ a tutte le età, dagli adolescenti ai giovani. Tra gli appuntamenti già inseriti in calendario, ecco il pellegrinaggio a piedi ad Assisi, sulla Via di Francesco, dal 10 al 13 luglio, per i giovani dai 16 ai 35 anni. Si partirà da Poreta, borgo nei pressi delle fonti del Clitunno, per arrivare – zaino in spalla – ad Assisi dopo 4 giorni di cammino, intervallati da momenti spirituali e di approfondimento ma anche di sana amicizia e da un paesaggio che in ogni angolo parla e respira di quello che poi si troverà nella città di san Francesco, di santa Chiara e del beato Carlo Acutis. di Igor Traboni Tutte le info su questi appuntamenti si trovano sui social della diocesi e sul quelli (pagina Facebook e profilo Instagram) della Pastorale giovanile della diocesi di Anagni-Alatri.

L’Equipe giovani incontra animatori, educatori e catechisti

Nuova iniziativa della Pastorale giovanile diocesana e in particolare dell’Equipe formatasi di recente e composta da sei giovani (Lorenza Castagnacci, Carlo Cerasaro, Camilla Cuva, Elisa Finocchio, Ilaria Fiorini,  Ludovica Paris), oltre al responsabile della Pastorale stessa, don Luca Fanfarillo. Si tratta di tre incontri, ognuno per ogni Forania della diocesi, per conoscere sempre meglio le esperienze e il vissuto di quanti a loro volta conoscono i ragazzi e i giovani, soprattutto sul territorio delle singole parrocchie. Ma lasciamo la parola ai giovani dell’equipe che così presentano questa serie di incontri: Per servire sempre meglio i nostri ragazzi e giovani è necessario conoscerci meglio, conoscere meglio i percorsi e le realtà. Pertanto, come equipe diocesana di pastorale giovanile, vogliamo incontrare animatori, educatori, catechisti che seguono i ragazzi dai 13 anni in su, divisi per forania. Il primo appuntamento per i referti giovani della Forania di Alatri è venerdì 12 aprile ore 21.00 nella chiesa di Collelavena. I successivi incontri si terranno invece venerdì 3 maggio presso la chiesa parrocchiale di Osteria della Fontana, per la Forania di Anagni, e venerdì 10 maggio presso il Centro pastorale di Fiuggi, per la Forania di Fiuggi, sempre con inizio alle 21.

Caritas e Pastorale giovanile impegnate nella raccolta alimentare

All’insegna di quella Quaresima di carità che in tutte LE settimane di avvicinamento alla Pasqua ha spinto le comunità parrocchiali diocesane a farsi prossime ai bisogni degli altri, così come auspicato dal vescovo Ambrogio Spreafico, sabato 23 marzo si è tenuta una giornata speciale di raccolta alimentare, organizzata dalla Caritas di Anagni-Alatri e con il supporto dei ragazzi della Pastorale giovanile diocesana. Davanti a tanti supermercati, nei giorni recedenti la raccolta già segnalati con degli appositi manifesti colorati, si sono così ritrovati numerosi volontari, di tutte le età, per raccogliere e sistemare le donazioni fatte da tante persone, sensibili e sensibilizzate verso l’aiuto a quanti spesso non riescono a mettere insieme il pranzo con la cena o a far fronte alle più elementari esigenze pratiche (bollette, istruzione dei figli, ecc) per la conduzione di una normale vita familiare. «La raccolta alimentare è andata abbastanza bene – racconta soddisfatto Piergiorgio Ballini, responsabile della Caritas diocesana – Molta gente si è fermata per donare, lasciando beni di prima necessità e non deperibili nei carrelli che abbiamo lasciato fuori dai supermercati che hanno aderito all’iniziativa e che ancora una volta ringraziamo per la disponibilità. Tutti gli alimenti sono stati raccolti e sono già in distribuzione alle varie Caritas parrocchiali, secondo le rispettive esigenze che ci hanno comunicato. Una parte di questi beni alimentari verrà invece destinata all’emporio solidale, che si troIn azione volontari Caritas e tanti giovani delle parrocchie va alle porte di Fiuggi venendo da Alatri, e al Centro Caritas che nelle prossime settimane apriremo ad Anagni, nei locali delle suore del Preziosissimo Sangue, nei pressi di Porta Cerere». Se la generosità delle persone anche questa volta non si è fatta attendere, è anche vero che, in generale, occorre fare uno sforzo ancora maggiore, perché, come rimarca Ballini «le esigenze sono aumentate e purtroppo continuano ad aumentare: sono sempre più numerose le singole persone e soprattutto le famiglie che si rivolgono alla Caritas diocesana o a quelle parrocchiali per ricevere almeno un pacco, perché impossibilitate pure a fare una normale spesa. Tanta gente è rimasta senza lavoro e purtroppo con scarse possibilità di trovarne un altro, a causa dell’età. Molti vivono in situazioni economiche comunque precarie, perché in cassa integrazione o con stipendi troppo bassi rispetto all’aumento del costo della vita. In tanti non riescono a far fronte alle spese sanitarie oppure hanno difficoltà anche nell’acquisto dei libri per far studiare i figli. E poi c’è un capitolo a parte, e che stiamo riscontrando sempre più come allarmante, che è quello delle bollette per le utenze domestiche o per mandare avanti attività commerciali e artigianali: energia elettrica e gas sono di nuovo fortemente aumentate e molta gente viene da noi per chiedere un aiuto per pagare le bollette ed evitare così il distacco di luce o gas. Noi facciamo quello che possiamo ma, ripeto, le urgenze sono sempre di più, anche perché in tanti confidavano su incentivi vari, come il reddito di cittadinanza, che ora sono venuti a mancare». E dalla Caritas diocesana non nascondono un altro, grande problema: «Sta diminuendo anche il numero delle persone generose che hanno sempre donato. Diciamolo chiaramente: sono tempi difficili per tanti e se prima potevi permetterti di donare cento, adesso devi ridurre a cinquanta o a dieci. Speravamo che dopo la pandemia la situazione potesse normalizzarsi, ma così non è stato». Alla raccolta, come detto, hanno partecipato anche tanti ragazzi volontari: «La loro risposta e l’entusiasmo che hanno portato – commenta a tal proposito don Luca Fanfarillo, responsabile della Pastorale giovanile diocesana – è stato senza dubbio buona, soprattutto in alcuni centri della diocesi, e dunque si tratta di qualcosa da ripetere. Tutto però si può e si deve migliorare e, in tal senso, è auspicabile un maggior coinvolgimento delle varie comunità parrocchiali perché a loro volta coinvolgano i giovani in questo slancio di solidarietà».

Pellegrinaggio a piedi per i giovani ad Assisi

La Pastorale giovanile e vocazionale diocesana ha organizzato un pellegrinaggio a piedi ad Assisi, sulla Via di Francesco, dal 10 al 13 luglio, per i giovani dai 16 ai 35 anni. Si partirà da Poreta, il caratteristico borgo nei pressi delle fonti del Clitunno, per arrivare – zaino in spalla – ad Assisi dopo 4 giorni di cammino, intervallati da momenti spirituali e di approfondimento ma anche di sana amicizia e da un paesaggio che in ogni angolo parla e respira di quello che poi si troverà nella città di San Francesco, di Santa Chiara e del beato Carlo Acutis. E questo pellegrinaggio a piedi rappresenta la prima di una serie di iniziative estive per i giovani della nostra diocesi, organizzate dalla Pastorale e dalla Consulta, e delle quali vi daremo conto prossimamente. Per iscriversi o per avere maggiori informazioni, nel manifesto ci sono a disposizione una mail e dei recapiti telefonici ai quali rivolgersi.

Quaresima di carità: sabato 23 la raccolta alimentare Caritas e Pastorale giovanile

Nell’ambito della Quaresima di carità 2024, attraverso la quale la Caritas della diocesi di Anagni-Alatri intende dare un aiuto concreto a tante famiglie in difficoltà, sabato 23 marzo ci sarà una raccolta alimentare straordinaria in molti supermercati dei vari centri del territorio diocesano. I supermercati che aderiscono saranno facilmente riconoscibili dalla seconda locandina che qui pubblichiamo di seguito e dunque… occhio a trovarli, come ci invita a fare la prima locandina: basta davvero poco per aiutare chi è in difficoltà. Quest’anno, inoltre, insieme ai volontari della Caritas è prevista la mobilitazione anche di tanti ragazzi della nostra Pastorale giovanile diocesana, per cui davanti ai supermercati potete trovarli, intenti a raccogliere le donazioni di alimenti non deperibili. Laddove non saranno presenti i volontari Caritas o i giovani, ci saranno comunque degli appositi carrelli della spesa per lasciare le donazioni alimentari. Nei giorni successivi alla raccolta, i pacchi di alimenti verranno distribuiti alle singole Caritas parrocchiali per i bisogni delle famiglie che assistono.

Il vescovo ai giovani: «Pensiamo alle croci del mondo»

«Cari giovani, vi chiedo di pensare alle croci del mondo. Noi che spesso siamo abituati a guardare solo a noi stessi, e poi succede come a Frosinone o come ad Anagni… Per noi l’importante è solo condannare e invece bisogna capire che il male è forte e che, se non stai attento, prima o poi il male lo prendi. Seguendo questa Croce, seguiamo un Uomo figlio di Dio, uomo fino in fondo, che non ha risposto alla violenza con la violenza. Noi siamo qui perché crediamo che la vera risposta al male è l’amore, la benevolenza, la mitezza, il perdono. Quando pensiamo ai nostri malanni, pensiamo invece alle tante croci che ci sono nel mondo: ai 60 migranti morti di fame e di sete su un barcone fatto solo di assi di legno e un po’ di gomma; alla guerra in Ucraina, ai morti di Gaza e a quelli attaccati da Hamas, ai 600mila profughi in un campo del Kenya. Ma pensiamo anche agli anziani soli nelle Rsa, ai poveracci per le strade, all’amico di scuola bullizzato. Basta con i lamenti e pensiamo invece a queste croci». Così il vescovo Ambrogio Spreafico ha introdotto, nella serata di venerdì 15 marzo, la Via Crucis dei giovani e giovanissimi, tenutasi ad Anagni e organizzata dalla Pastorale giovanile e vocazionale della diocesi. Sotto Porta Cerere si sono così ritrovati un centinaio di giovani e giovanissimi provenienti da diverse realtà della diocesi con i loro parroci, assieme ai seminaristi del vicino Leoniano, accompagnati da alcuni formatori, a un nutrito gruppo di suore, ma anche a diversi adulti che poi si sono uniti. Ogni “stazione” è stata “interpretata” proprio dai giovani dei diversi gruppi, con riflessioni e meditazioni mai banali, mai scontate, così da lasciare il segno in chi le ascoltava. Ed ecco allora, tanto per fare qualche esempio e proponendole volutamente in ordine sparso perché poi ognuno possa farne una sorta di collage, quanto meditato alla 5^ stazione, quando Gesù è aiutato dal Cireneo a portare la Croce, con le parole di un giovane che si fa Cireneo per il suo papà, in maniera davvero toccante: “Mio padre è stato un ragazzo come me, che forse vuole il mio ASCOLTO, soprattutto in questo tempo di assenza relazionale, in cui la comunicazione virtuale ha preso il posto del DIALOGO. Voglio pregare per lui, per le croci che porta, per i suoi atti d’amore, non pronunciati e manifestati, perché io un giorno possa essere un padre capace di mettermi a servizio della fragilità degli ultimi”. E altre parole, sempre così cariche di amore da parte dei figli, sono state poi dedicate anche alle madri. Oppure all’11^ – Gesù inchiodato alla Croce – laddove “per mezzo di un dono totale di amore, vengono inchiodati su quella croce, insieme a Cristo, tutti nostri peccati. Nel cammino fino al Calvario, nel peso della croce, nei segni della sofferenza, nei chiodi che trafiggono mani e piedi, è scritto l’amore misericordioso del Padre per noi.”. O alla 10^ stazione – Gesù spogliato delle vesti – a riflettere sul fatto che “la cattiveria degli uomini oggi ha spogliato Gesù delle vesti, come ogni giorno ci spoglia della pace dei cuori, quando veniamo presi in giro, traditi nelle confidenze che facciamo agli amici, giudicati e non capiti”. Alla 13^ stazione, quando Gesù è trafitto da una lancia, vederlo “ancora lì, sulla croce. Un uomo in carne ed ossa, con le sue fragilità, con le sue paure. Ti vedo Gesù in quella umanità che spesso dimentichiamo di riconoscere in te e di ricercare in noi stessi e negli altri, troppo presi da una vita che spinge sull’acceleratore, ciechi e sordi di fronte alle difficoltà e al dolore altrui”. O ancora, alla 12^ e a Gesù che muore in Croce, con altri ragazzi che così hanno invitato a meditare: “Tutto è compiuto, tutto sembra essere finito. La terra trema, intorno è buio. Quando Gesù manca nelle nostre vite, quando pensiamo di poter fare a meno di Lui, quando viviamo senza Dio, la terra trema, intorno è buio. Quando usiamo violenza contro gli altri, quando discriminiamo, quando escludiamo, la terra trema, intorno è buio. Quando facciamo guerra, uccidiamo, calpestiamo, la terra trema, intorno è buio. Ma Gesù ci ha amati tanto da donare a noi il suo ultimo alito di vita, affinché noi potessimo vivere del suo stesso respiro. Quel respiro è vita, è pace, è accoglienza, è dono, è consolazione, è amore”. Fino alla quattordicesima stazione, a Gesù posto nel sepolcro: “Nell’oscurità del sepolcro tutto sembra essere finito e davanti al Tuo corpo noi siamo impauriti, smarriti…accasciati al suolo senza un’umana speranza nel futuro…ma proprio in questa paura e incertezza si rivela il più grande atto d’amore della storia…l’amore di Chi, senza limite, si dona…Dio fa generosamente offerta di se stesso. Il Tuo amore ci illumina, la Tua croce ci ha insegnato che la salvezza passa attraverso la sofferenza e la sconfitta…le Tue parole di vita ci hanno fatto comprendere che più forte della morte è questo Tuo amore…ecco l’alba della Resurrezione! Il buio che avvolge i nostri affanni, le nostre speranze, i nostri dubbi non sarà più buio se abbiamo il coraggio di aprire il nostro cuore alla luce sfolgorante della Tua Resurrezione!”. E così, in maniera semplice e composta, i giovani – illuminati non solo dalle fiaccole posate a terra ma soprattutto dai loro cuori –  hanno percorso il centro storico di Anagni, passando tra coetanei come loro seduti ai tavolini dei locali all’aperto, incuriositi ma rispettosi; tra chi rincasava o accompagnava il cane fuori, fermandosi anche loro, forse colti un po’ di sorpresa, per una Padre nostro e un’Ave Maria; con le imposte degli antichi palazzo aperte di scatto sulla notte anagnina e su quel brusio di altre preghiere proveniente da uno “strano” corteo di ragazzi, alternato a grandi silenzi da toccare con mano. Fino a piazza Innocenzo III e al saluto finale di don Luca Fanfarillo, responsabile della Pastorale giovanile diocesana, a ricordare che quell’andare appresso ad una Croce può

La Via Crucis dei giovani e con i giovani

Si terrà venerdì prossimo 15 marzo la tradizionale Via Crucis diocesana dei giovani, con appuntamento ad Anagni, partenza alle 21 da Porta Cerere e quindi con le varie Stazioni che si snoderanno lungo il centro storico (in caso di pioggia si terrà invece nella vicina chiesa di San Giacomo). Organizzata dalla Pastorale giovanile e da quella vocazionale, coordinate rispettivamente da don Luca Fanfarillo e don Pierluigi Nardi, la Via Crucis di quest’anno ha un’importante novità: le riflessioni che accompagneranno i momenti di preghiera delle varie Stazioni, infatti, sono state preparate da alcuni gruppi parrocchiali di giovani di tutta la diocesi, coinvolti in questa ed altre iniziative dalla Consulta giovanile di recente costituzione; ad ogni gruppo è stata affidata una Stazione e quindi il canovaccio che ne verrà fuori sarà anche quello di uno spettro più ampio di riflessioni e sensibilità. La Consulta pastorale giovanile, come detto, è stata nominata di recente dal vescovo Ambrogio Spreafico ed è composta da Lorenza Castagnacci (Forania di Alatri), Carlo Cerasaro (Anagni), Camilla Cuva (Fiuggi), Elisa Finocchio (Anagni), Ilaria Fiorini (Alatri), Ludovica Paris (Fiuggi). Tra le prime iniziative prese e tuttora in corso c’è quella relativa al ciclo di incontri dal titolo “Lampada ai miei passi”, riservati ai giovani dai 19 ai 35 anni. Nei giorni scorsi, venerdì 8, si è tenuto ad Alatri uno di questi incontri, imperniato sul tema “Essere discepoli”. I prossimi incontri si terranno il 19 aprile, con la veglia vocazionale, e il 31 maggio, con luoghi e orari ancora da stabilire e che verranno resi noti attraverso media e social diocesani, ma anche la Via Crucis di Anagni a tutti gli effetti fa parte di questo percorso. di Igor Traboni (nelle foto: il manifesto della Via Crucis e alcuni membri della Consulta giovanile con il vescovo Spreafico e don Luca Fanfarillo)

Nominata la Consulta pastorale giovanile

Il vescovo Ambrogio Spreafico ha nominato i membri della Consulta pastorale giovanile. Ne fanno parte: Lorenza Castagnacci (Forania di Alatri), Carlo Cerasaro (Anagni), Camilla Cuva (Fiuggi), Elisa Finocchio (Anagni), Ilaria Fiorini (Alatri), Ludovica Paris (Fiuggi). Questa commissione coadiuverà il responsabile della pastorale giovanile, don Luca Fanfarillo, nelle varie iniziative pastorali, di incontro e di aggregazione dei ragazzi e dei giovani, per i ragazzi e per i giovani. Di fatto la commissione si è già messa all’opera con il varo del ciclo di incontri “Lampada ai miei passi – La Parola incontra la nostra vita”, il cui primo appuntamento – per i giovani dai 19 ai 35 anni –  è fissato per venerdì 26 gennaio, alle 21, presso la chiesa di Sant’Emidio e di cui trovate altre notizie sul sito internet e sui social della diocesi e sui social della pastorale giovanile diocesana. Ma tante altre iniziative sono in cantiere e puntualmente ve ne daremo conto. Nella foto, con il vescovo Ambrogio Spreafico e don Luca Fanfarillo e da sinistra a destra: Ilaria Fiorini, Elisa Finocchio, Camilla Cuva, Ludovica Paris. Al momento di questo scatto mancavano però Lorenza e Carlo per altri impegni, ma presto rimedieremo, presentando al completo tutta la squadra dei “magnifici 6”.

Per i giovani la proposta di un cammino sulla Parola di Dio

La Pastorale giovanile e quella vocazionale della nostra diocesi hanno organizzato un ciclo di incontri, dal titolo “Lampada ai miei passi”: un vero e proprio cammino sulla Parola di Dio rivolto per l’appunto ai giovani, dai 19 ai 35 anni. L’invito, cari giovani, è questo: la Parola incontra la vostra vita per ricevere luce e rendervi costruttori e protagonisti di un mondo migliore. Nella locandina trovate le date degli incontri. Le location e gli orari precisi verranno successivamente comunicati, anche attraverso il sito e i social della diocesi

Il vescovo Spreafico ai giovani: «Lasciamoci sorprendere dal Signore per essere luce in questo mondo»

La calligrafia per niente incerta, con lo stampatello ben chiaro nello scrivere a matita “Aiutami Signore e lasciami sorprendere ancora dalle piccole cose”, su uno dei tanti post-it poi deposti nella mangiatoia vuota e alla fine scambiati anonimamente tra tutti i partecipanti, quasi al termine della veglia di preghiera che lunedì 18 dicembre i giovani della diocesi di Anagni-Alatri hanno vissuto in preparazione al Natale, insieme al vescovo Ambrogio Spreafico. E proprio questo lasciarsi sorprendere è stato l’invito finale dell’intervento del vescovo, denso di spunti di riflessione: «Lasciamoci sorprendere dal Signore per essere luce in questo mondo. Cambiare il mondo dipende da ognuno di noi: se cambi te stesso, cambi il mondo in cui vivi e poi tutto il mondo». E sempre dal verbo “sorprendere”, che non a caso da transitivo talvolta diventa anche riflessivo, è partito il vescovo Spreafico per parlare a cuore aperto ai giovani che hanno riempito la chiesa Regina Pacis di Fiuggi, insieme a decine di educatori, sacerdoti e religiose, provenienti da diverse realtà parrocchiali della diocesi:  «Il Natale sorprende, perché il Figlio di Dio nasce senza nessuno, “perché per loro non c’era posto nell’alloggio”. E nasce da una donna giovane, venuta dal paese sconosciuto di Nazareth. Ma come è possibile tutto questo? Come mai è accaduto? Perché Dio sceglie i piccoli, gli umili, perché dal piccolo può nascere qualcosa che poi cambia il mondo. E invece in questo nostro mondo non ci si sorprende più, si fa tutto per abitudine, anche nei giorni prima di Natale con le nevrosi dell’ultimo regalo. E nessuno si sorprende più da questa nascita un po’ strana, misteriosa, inaspettata. Ma cosa cambia nella nostra vita con questa nascita? Certo, Lui era il Figlio di Dio, ma non aveva alcun “potere” all’interno dell’Impero romano; eppure, quando parla cambia la vita di chi lo ascolta, dei discepoli, degli apostoli, delle donne, dei poveri che lo seguivano, perché Lui era la Parola di Dio. E allora anche noi siamo chiamati ad ascoltare il Vangelo, perché crediamo che con la Parola qualcosa cambia anche nella nostra vita, perché il Vangelo ci dà vita, il Vangelo è contro corrente, come questo brano», ha aggiunto Spreafico riprendendo proprio un passo di Luca, declamato poco prima: “E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva: Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini che egli ama”. E qui il vescovo ha rimarcato ai giovani come «la gloria di Dio dipende anche da me, da noi, è la pace sulla terra. Dio si gloria se noi siamo in pace. Invece in questo nostro mondo abbiamo la gloria dei potenti, che consiste solo nella vittoria sul nemico. E così abbiamo un mondo non pacifico, con tante guerre che neppure le conosciamo tutte. La gloria di Dio invece è la pace tra noi: nelle relazioni, nell’ascoltare l’altro, nel costruire un mondo dove vivere insieme con gli altri, non contro gli altri. Ma se non sei in pace, non sei felice: ti manca qualcosa! La guerra è morte sempre e in guerra non c’è mai distinzione tra le vittime. Però noi dobbiamo essere protagonisti di un mondo pacifico, del nostro futuro. E dobbiamo cominciare laddove ci troviamo: a scuola, in famiglia, tra gli amici, al lavoro, ascoltando gli altri e cercando di capirli, non giudicando, andando incontro a chi soffre, a chi si trova nel bisogno. E allora chiediamo al Signore che ci aiuti a trovare la pace, perché Lui ci chiede questo. Ognuno di noi sia protagonista della pace», ha chiuso con questo auspicio e invito il vescovo. La veglia, organizzata dalle Pastorali giovanile e vocazionale della diocesi, coordinate da don Luca Fanfarillo e don Pierluigi Nardi, ha vissuto altri momenti importanti, come l’adorazione silenziosa davanti al Santissimo, esposto sull’altare. O come il suggestivo scambio di post-it tra i partecipanti, cui abbiamo accennato all’inizio, tra un canto e l’altro, il tutto preparato dall’equipe giovani che nei prossimi giorni verrà ufficialmente nominata. E per finire, nei locali sottostanti la chiesa, un bel momento di convivialità, dolce e caldo, di panettoni e cioccolata fumante, offerto dalla comunità dei francescani di Regina Pacis. di Igor Traboni