Cerca
Close this search box.

San Michele Arcangelo

vico nel lazio

Parroco
Don Luigi Battisti

Indirizzo
Vico nel Lazio – Piazza Vittorio Emanuele

Telefono
0775.418805

Orari delle Sante Messe

Note storiche

La chiesa di S. Michele Arcangelo si erge al centro del paese, con annessa torre campanaria, che svetta sul turrito borgo medievale. Non conosciamo l’anno esatto della sua costruzione, ma essa esisteva già nell’anno 1000, tanto che vi predicò S. Domenico di Sora. Fu ampliata nel 1581, come da scritta scolpita sull’architrave della porta di ingresso. Fu poi eretta ad insigne collegiata nel 1750, con bolla di papa Benedetto XIV, con conseguente soppressione delle altre due parrocchie allora esistenti in Vico: S. Maria e S. Martino. La sua struttura interna è a tre navate, con stucchi, affreschi vari e decorazioni barocche.

Tra le diverse opere artistiche in essa custodite, merita di essere citato l’altare cosmatesco, di stile bizantino, presente nella cappella dello Spirito Santo o delle reliquie, portato a Vico da don Pietropaolo Nardini, verso la metà del XVIII secolo, dalla basilica di S. Maria Maggiore di Roma. Sempre in detta cappella, troviamo i busti di papa S. Pio I del XVI secolo e quello di S. Giorgio del 1713, nonché un crocefisso in madreperla con figure in bassorilievo e molte altre reliquie. Essa accoglie anche i resti mortali del beato Padre Francesco Pitocchi, direttore spirituale del seminarista Angelo Giuseppe Roncalli, diventato poi papa Giovanni XXIII. Sulla parete di fondo della stessa cappella, spicca un dipinto su tela della Trinità, attribuito al Cavalier d’Arpino. Nella navata centrale della chiesa , apprezziamo una pala d’altare, raffigurante Maria in gloria con angeli e santi, del XVI secolo, Nella volta, vari affreschi, tra cui S. Giorgio, patrono del paese, in lotta contro il drago, simbolo del male.
Infine, la cantoria del XVII secolo, che accoglie l’organo del 1750, costruito dagli organari Catarinozzi-Spadari, sicuramente tra i più antichi della stessa diocesi, recentemente restaurato e di nuovo idoneo ad animare la liturgia.