Anagni, incontro delle giovani famiglie: il matrimonio è un viaggio che dura tutta la vita
«L’annuncio cristiano che riguarda la famiglia è davvero una buona notizia » (Amoris laetitia, 1). Il Santo Padre Papa Francesco esorta la Chiesa affinché sappia annunciare, soprattutto ai giovani, la bellezza e l’abbondanza di grazia che sono racchiuse nel sacramento del matrimonio e nella vita familiare. L’invito è di formare e accompagnare i giovani affinché possano non solo comprendere, ma anche sperimentare la presenza del Signore nella coppia e così, giungano a «maturare la certezza che nel loro legame c’è la mano di Dio». Ci sta a cuore che si ripensi seriamente la preparazione al matrimonio come un accompagnamento continuo prima e dopo il rito sacramentale in una vicinanza competente e concreta, fatta di legami tra famiglie che si sostengono vicendevolmente. Papa Francesco: “Invito tutti coloro che lavorano nella pastorale famigliare a non scoraggiarsi di fronte a un compito che può sembrare difficile, impegnativo o addirittura al di sopra delle proprie possibilità. Coraggio! Cominciamo a fare i primi passi! Diamo inizio a processi di rinnovamento pastorale! Mettiamo la mente e il cuore a servizio delle future famiglie, e vi assicuro che il Signore ci sosterrà, ci darà sapienza e forza, farà crescere in tutti noi l’entusiasmo e soprattutto ci farà sperimentare la « dolce e confortante gioia di evangelizzare » (Evangelii gaudium, 9).Sono oltre dieci anni che nella parrocchia di San Giovanni De Duce di Anagni, insieme al parroco padre Florent, e ad un’altra coppia, Fausto e Assunta, seguiamo i percorsi di preparazione al matrimonio, occasioni di relazioni e amicizie autentiche, che tali si confermano nel tempo. Abbiamo sperimentato che mantenere i contatti e proseguire gli incontri dopo il matrimonio è molto importante. Le giovani coppie sperimentano l’accoglienza, si sentono accolte in piccoli percorsi di dialogo, di confronto e di condivisione e non mancano mai i momenti di ascolto delle difficoltà e delle piccole fragilità quotidiane, come non mancano i piccoli momenti formativi. Venerdì 7 dicembre ci siamo incontrati in preparazione all’Avvento presso la sala parrocchiale, piccoli e grandi, coppie diventate famiglie, volti sorridenti e gioiosi, tra pianti di bimbi e tante risate, condividendo al termine dell’incontro anche una piccola cena.Abbiamo provato a vedere questo tempo di Avvento nella nostra quotidianità familiare, ed è apparso subito chiaro che tanto del tempo è volto alla ricerca dei regali, all’albero di Natale, al presepe, agli addobbi, alla preparazione della cena della Vigilia e al pranzo del giorno dopo in uno scorrere veloce e frenetico.Dedichiamo tanto spazio per tutte queste cose ma il Natale è solo questo?Alcuni ci hanno detto che “dovrebbe essere ogni giorno Natale”, altri di vederlo come una opportunità di scegliere di vivere il tempo più lentamente, rallentato, evadendo dal tran tran di tutti i giorni, per vivere davvero un “Dio che si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi”. Ciò che consente di uscire dal circolo vizioso del tempo ripetitivo è proprio guardare la propria vita in vista di una meta, di un compimento: il tempo allora diventa Storia, la nostra storia.Dio, fatto uomo, ha avuto bisogno di una famiglia terrena come le nostre per venire al mondo, di una famiglia “normale” che faceva le cose ordinarie di ogni giorno, come le nostre.Il fatto che Cristo sia vissuto in una famiglia, vuole ricordarci che la famiglia è luogo di santità e alla quale anche noi siamo chiamati.Il messaggio lasciato è stato chiaro: rallentiamo il passo, non facciamoci prendere da tutto questo contorno consumistico, che per alcuni aspetti è anche un bel momento di festa ma soprattutto cogliamo l’occasione di incontrare Gesù Bambino. Noi viviamo l’attesa come un tempo perso. Eppure è l’attesa che, facendoci compagnia, ci ridona quel gusto autentico della vita. Proviamo a vivere l’Avvento come un tempo di attesa, ma non come un’attesa vuota, piuttosto come un tempo di speranza. Predisponiamo il nostro cuore affinché Dio possa abitare la nostra vita e ridonarci speranza. Così quando arriveremo a Natale potremmo realmente gioire della nascita del nostro Salvatore.Ci siamo lasciati con l’impegno di rivederci al più presto per proseguire il cammino in un percorso per famiglie, anche con coloro che non erano presenti o chi interessato volesse aggiungersi. Massimo e Concetta Per info: A partire dal 17 gennaio alle ore 21 in parrocchia ripartiranno i percorsi di preparazione al matrimonio, gli interessati possono rivolgersi direttamente al parroco Padre Florent.
Tempo d’estate: ecco cosa fare (e non fare) con bambini e ragazzi nei Campi e nei Grest
Il Servizio interdiocesano tutela minori (attivato dalle diocesi di Anagni-Alatri, Frosinone-Veroli-Ferentino, Gaeta, Latina-Terracina-Sezze-Priverno, Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo) ha inviato una lettera ai sacerdoti e ai responsabili dei vari campi estivi e Grest su alcuni comportamenti da adottare e altri da evitare nelle attività estive con bambini e ragazzi. Ecco il testo completo della lettera: Cari sacerdoti e responsabili Associativi,L’estate, come ogni tempo di vacanza, rappresenta per le nostre comunità parrocchiali e pastorali,per gruppi e movimenti, una preziosa opportunità per vivere esperienze educative che entrano nellamemoria personale e comunitaria di coloro che ne prendono parte.Sapendovi in questo tempo impegnati a organizzare queste esperienze ci sembra importantecondividere con voi alcune semplici regole che vi confermeranno nello stile educativo ecclesiale edella tutela dei minori ed alcuni altri comportamenti inappropriati che richiedono invece attenzionee vigilanza da parte dei parroci, sacerdoti assistenti e responsabili associativi, educatori e animatori.Stile educativo da promuovere*:
Famiglia: l’attrice Beatrice Fazi si racconta
Si è tenuto lo scorso 12 maggio, presso il Centro Pastorale di Fiuggi, l’incontro con l’attrice Beatrice Fazi, organizzato dagli uffici per la Pastorale della famiglia delle diocesi di Anagni-Alatri e Frosinone-Veroli-Ferentino (video di Fabio Viti)
L’attrice Beatrice Fazi si racconta. A Fiuggi l’incontro per le famiglie
Gli uffici per la pastorale della famiglia delle diocesi di Anagni-Alatri e Frosinone-Veroli-Ferentino hanno organizzato un incontro con l’attrice Beatrice Fazi e la sua famiglia, che si terrà domenica 12 maggio a Fiuggi, presso il Centro pastorale in via dei Villini, con inizio alle 17.30. Attrice e conduttrice televisiva, 41 anni, sposata e madre di quattro figli, Beatrice Fazi è arrivata al grande pubblico soprattutto per la sua partecipazione a quattro edizioni della fiction “Un medico in famiglia”, con Lino Banfi. Ma il suo curriculum si è poi impreziosito con altre fiction, tanto teatro, alcuni film e un modo garbato di presentarsi ai telespettatori, ad esempio con la conduzione di “Beati voi”, su Tv2000. E’ anche autrice del libro “Un cuore nuovo. Dal male di vivere alla gioia della fede”, edito da Piemme.