Minori e persone vulnerabili: ad Anagni il convegno del Servizio Tutela delle diocesi Lazio Sud

Il Servizio Interdiocesano Tutela Minori Lazio Sud,  in collaborazione con l’Istituto Teologico Leoniano di Anagni, ha organizzato per mercoledì 27 novembre un convegno dal titolo  “Ritessere Fiducia”.Alla giornata di studio, che si svolgerà proprio presso il Collegio Leoniano di Anagni, interverranno con i Vescovi delle diocesi interessate, la dott.ssa Ketty Vaccaro del Censis – che illustrerà i risultati di una indagine su minori e abusi nella società italiana tra il 2000 e il 2020 – e la presidente nazionale  dott.ssa Chiara Griffini, che parlerà dell’impegno e cammino della Chiesa italiana.Per tutto il personale docente di ogni ordine e grado del Lazio che parteciperà al convegno è riconosciuto l’esonero dal servizio per il giorno 27 novembre 2024 dalle ore 10.00 alle ore 18.00.Per ulteriori informazioni su questa iniziativa e sul Servizio interdiocesano Tutela Minori si può scrivere o telefonare: info@tutelaminoridiocesilaziosud.it  – tel. 0771740341.

“Un fiore per la missione”: la bellissima iniziativa dei ragazzi di Piglio

Quando si sente parlare di missionari, si immaginano sacerdoti, religiosi, religiose e laici che si dedicano all’evangelizzazione ma che non fanno parte della nostra quotidianità. Noi ragazzi di Piglio, invece, è da qualche anno che abbiamo conosciuto Sabrina Atturo, una ragazza che lavora in Ciad con la Fondazione Magis e attraverso dei video abbiamo conosciuto anche don Giuseppe Ghirelli, un sacerdote missionario della nostra diocesi scomparso due anni fa, ma che vive ancora nei cuori di tante persone e, proprio attraverso un suo video, abbiamo capito che essere missionari non è soltanto portare il Vangelo o fare cose straordinarie ma essere missionari significa essere cristiani, quindi ognuno di noi può e deve essere missionario nei contesti in cui vive. A tal fine, sostenuti ed incoraggiati dal nostro parroco, don Raffaele Tarice e dalle nostre catechiste, per aiutare i missionari, abbiamo realizzato domenica 27 ottobre il mercatino “UN FIORE PER LA MISSIONE”. Per questa iniziativa sono stati allestiti ben cinque banchetti, in altrettanti punti del nostro paese di Piglio: uno presso la parrocchia di San Giovanni, un altro a Santa Maria, il terzo alla Giravota, il quarto alla Madonna delle Rose e l’ultimo a San Lorenzo. E con l’entusiasmo e la gioia che contraddistingue noi ragazzi, abbiamo coinvolto tutta la comunità: chi ha montato il gazebo, chi ha portato oggetti da vendere, chi ha pensato alla locandina per pubblicizzare l’evento, chi è andato al vivaio a prendere le piantine di violette … E poi, noi ragazzi del catechismo, dell’Azione Cattolica Ragazzi e giovanissimi di Azione Cattolica, che abbiamo venduto le piantine per raccogliere una piccola somma da inviare a Missio. Certamente questo contributo non risolverà le tante povertà del mondo, ma Santa Teresa di Calcutta diceva così: “Quello che facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo, all’oceano quella goccia mancherebbe”. di Chiara Coseglia

Gli incontri dei nostri giovani in preparazione al Giubileo

Prenderà il via domenica 10 novembre (chiesa Sant’Emidio, Alatri, alle 17.30) il ciclo di incontri “Pellegrini di speranza”, voluto dalla Pastorale giovanile e vocazionale della diocesi di Anagni-Alatri come cammino di preparazione al Giubileo per i giovani dai 18 ai 35 anni. La prima tappa di questo cammino sarà riferita all’ABITO, ovvero al come “vestirsi” per un pellegrinaggio, cosa mettere in valigia e cosa lasciare a casa? Una similitudine che riporta all’essenziale della vita, a mettere solo ciò che conta davvero nella bisaccia di ogni giorno e nelle piccole grandi cose di ogni giorno (con gli amici, a scuola, all’università, al lavoro, in famiglia, in parrocchia…),  secondo un tema che i giovani hanno già affrontato nel ciclo dello scorso anno e che ora opportunamente riprendono sulla strada del Giubileo. Questo percorso di riflessione e approfondimento prevede altre tappe, secondo questo calendario stilato dalle Pastorali coordinate da don Luca Fanfarillo e don Pierluigi Nardi e dall’Equipe diocesana giovanile: domenica 24 novembre si svolgerà la Glc, Giornata locale della gioventù, appuntamento che vedrà i nostri ragazzi simbolicamente uniti a quelli di tutto il mondo che pure celebreranno localmente le varie Giornate della gioventù. Le info pratiche sulla location della Glc verranno comunicate nei prossimi giorni, anche attraverso i media e i social diocesani. Il 20 dicembre si terrà poi la veglia di preparazione al Natale. Una volta aperto l’Anno santo, gli incontri dei giovani riprenderanno il 26 gennaio 2025, il 16 febbraio, il 23 marzo, l’11 aprile (con la tradizionale Via Crucis all’aperto) e il 25 maggio. «Desideriamo incamminarci verso Roma, centro del Giubileo 2025, come pellegrini sulle orme degli apostoli e martiri, inquieti cercatori della Speranza che si manifesta in Gesù, ancora di salvezza», hanno scritto i giovani sui loro social per far conoscere questi incontri e per invitare tutti i giovani, anche quelli che solitamente non frequentano parrocchie, associazioni o movimenti e che magari, come spesso accade, hanno lasciato “le cose di Chiesa” o gli argomenti della fede dopo il sacramento della Cresima. Igor Traboni

Santi e altre figure: gli studenti di Trivigliano alla scoperta del Medioevo

Il 31 ottobre, nella classe 2B della Scuola secondaria di primo grado di Trivigliano, si è tenuto un evento speciale: il Festival del Medioevo. Un momento straordinario nato da una semplice domanda posta dai ragazzi ai professori qualche settimana fa: “Possiamo mascherarci ad Halloween?”. La risposta dei professori Valentina Cardinale, di Lettere, e Gabriele Ritarossi, di Religione, non si è fatta attendere e ha colto tutti di sorpresa. “Certamente!”,  ma con una condizione: niente zombie o mostri, tipici dell’immaginario di Halloween. Invece, gli alunni avrebbero interpretato personaggi del Medioevo, un’epoca che stanno studiando in classe, avvicinandosi così a figure storiche che hanno lasciato un segno indelebile. Così è nato il Festival del Medioevo, un’occasione per conoscere personaggi storici in modo originale e stimolante. Ogni studente ha scelto un personaggio medievale e ha preparato una breve presentazione, studiando costumi e dettagli storici con grande cura e dedizione, anche grazie al supporto delle loro famiglie. Il risultato è stato un’aula trasformata in un vero palcoscenico di storia e cultura, dove ogni alunno ha potuto incarnare un protagonista dell’epoca medievale. I ragazzi hanno messo in scena con entusiasmo le vite di alcune delle personalità più importanti del Medioevo: Simone ha interpretato Guglielmo il Conquistatore, raccontando la famosa Battaglia di Hastings e le sue gesta in Inghilterra; Davide ha impersonato Carlo Magno, il grande Imperatore del Sacro Romano Impero; Tommaso è stato Tommaso d’Aquino, noto filosofo e teologo; Gabriele ha dato voce a Dante Alighieri, il poeta esiliato di Firenze; e Francesco è stato San Francesco d’Assisi, l’umile servo di Dio che predicava l’amore per tutte le creature. Il viaggio nella storia è proseguito con Edoardo nei panni di Papa Bonifacio VIII, che ha evocato il potere della Chiesa nel 1300, e Giammarco come Goffredo di Buglione, il difensore della Terra Santa. Matteo ha impersonato Cristoforo Colombo, con il suo spirito da esploratore, mentre Elide ha dato vita a Matilde di Canossa, la contessa che sfidò re e papi. Altri ragazzi hanno presentato donne di grande forza e fede, come Anna nelle vesti di Giovanna d’Arco e Giada come Anna Comnena, la principessa bizantina. Giulia ha interpretato Ildegarda di Bingen, mistica e guaritrice, e Benedetta è stata Caterina da Siena, consigliera spirituale di papi. Viola ha rappresentato Violante di Aragona, mentre Evelyn ha incarnato Isabella di Castiglia, la regina che rese possibile il viaggio di Colombo. Infine, Greta ha interpretato Santa Chiara d’Assisi, che difese il suo convento con coraggio. Questo evento ha coinvolto profondamente la classe, grazie anche alla presenza e al supporto dei docenti di sostegno Tomei e Guardiani, che hanno accompagnato e incoraggiato i ragazzi in ogni momento. Non solo è stato un momento di apprendimento, ma anche di condivisione e crescita personale, dove ogni alunno ha contribuito a creare un’esperienza immersiva e indimenticabile. Grazie al Festival del Medioevo, la classe 2B ha potuto trasformare il semplice costume di Halloween in un’opportunità educativa, che ha permesso ai ragazzi di conoscere più da vicino le grandi figure del Medioevo, di riflettere sui valori che hanno caratterizzato quell’epoca, e di rivivere la storia in prima persona. Questa esperienza ha dimostrato come lo studio possa diventare un’avventura emozionante e come, anche attraverso il gioco, si possano scoprire le radici del nostro passato e il valore della cultura.

Scuola, famiglia, comunità: insieme, per aiutare i giovani

“Fragilità evolutive in un epoca di radicali cambiamenti”: questo il titolo del convegno organizzato dagli Uffici Scuola delle diocesi di Anagni – Alatri e Frosinone-Veroli-Ferentino e che si è tenuto venerdì 25 ottobre presso il Centro pastorale di Fiuggi, in collaborazione con l’Associazione Italiana Genitori (A.Ge) e con la dott.ssa Serena Zurma, psicologa, psicoterapeuta ASL di Frosinone e presidente A.Ge. di Colleferro. Un intero pomeriggio per approfondire un tema tanto importante quanto delicato, come quello dei giovani di oggi che sembrano invincibili ma spesso nascondono profonde insicurezze e fragilità che non gli permettono una crescita serena. In questo bel venerdì, c’è stata una vera e propria riflessione a più voci: ha aperto il convegno, con i saluti e una breve ma incisiva introduzione, don Antonio Castagnacci, per poi continuare con il professore dirigente Adriano Gioè, il professore e dirigente Giovanni Guglielmi, la dottoressa Serena Zurma, la prof.ssa Maria Dari, presidente IRSEF, la prof.ssa Anna Navarra, la dottoressa Eleonora Campoli, consigliere del Comune di Paliano, e la prof.ssa Silvia Anielli, docente di religione cattolica. Il convegno è stato moderato dalla prof.ssa Enrichetta Mastromarino, che ha presentato l’evento come un’occasione di ascolto, formazione e riflessione rivolta a tutti i partecipanti sensibili ai temi dell’educazione. Sono stati analizzati i cambiamenti socio-culturali che definiscono le esperienze giovanili nel mondo contemporaneo e che influenzano la formazione delle identità giovani, le dinamiche relazionali, facendo emergere nuove fragilità legate alla eccessiva presenza mediatica e alla pressione sociale. In questo quadro così complicato si è parlato del ruolo della famiglia e della scuola, agenzia educativa  che deve mettersi in ascolto, deve mettere al centro la persona, i suoi valori, la sua dimensione di vita, la sua storia, la sua crescita. Per questo in molte scuole si sta diffondendo sempre di più la consuetudine di istituire uno “sportello di ascolto”, gratuito e su base volontaria, che diventa un vero e proprio supporto. Sostenere i giovani nel superamento delle loro fragilità significa investire in un’educazione inclusiva, orientata al benessere e al potenziamento delle capacità individuali. La scommessa culturale dei prossimi anni sarà quella di costruire nel Paese e mettere a disposizione della scuola e della famiglia una cultura della pre- adolescenza e dell’adolescenza, che sostenga la scuola e la famiglia nella formazione delle nuove generazioni. A conclusione dei lavori si è arrivati a questa riflessione: per sostenere efficacemente i giovani e affrontare le fragilità evidenziate, è necessario sviluppare strategie integrate che coinvolgano scuole, famiglie e comunità. di Emanuela Sabellico

Il San Sisto I del Cavalier d’Arpino rivive anche in un libro

Matematico, astronomo, cosmografo: studi e conoscenze che gli valsero il giusto appellativo di “vescovo scienziato”, Ignazio Danti, fu consacrato vescovo di Alatri nel 1583, e qui morì il 19 ottobre 1586, dopo essersi speso totalmente per la sua gente, con una particolare sollecitudine per i poveri ma senza dimenticare i suoi interessi culturali, compreso quello per la pittura, tanto che volle commissionare all’allora giovane Giuseppe Cesari, poi divenuto famoso in tutto il mondo con il nome di “Cavalier d’Arpino”, un ritratto di San Sisto I, conservato per l’appunto ad Alatri.Il dipinto è stato poi fatto restaurare dall’Associazione Gottifredo e restituito così in tutta la sua bellezza in una magnifica serata del luglio di 4 anni fa, all’Acropoli.Questa premessa è indispensabile per dire che ora, peraltro proprio nell’anniversario della morte di Danti, esce un volume dal titolo “Il San Sisto del Cavalier d’Arpino, l’affresco restaurato”, curatoda Mario Ritarossi, il docente del liceo artistico di Frosinone che tanta parte ha avuto in questa riscoperta. Il libro, prefato dal vescovo Ambrogio Spreafico e con una presentazione del presidente dell’associazione ed edizioni Gottifredo, Tarcisio Tarquini, si avvale di alcuni preziosi contributi critici dello stesso Ritarossi, di Maria Letizia Molinari e di Francesco Petrucci, ad introdurre gli appassionati – o anche i semplici curiosi che vogliano così avvicinarsi all’opera e a tutto il genio del Cavalier d’Arpino e di converso all’operato del vescovo Ignazio Danti – alle tecniche del restauro, alla precocità dell’arte di Giuseppe Cesari e alla sontuosità di un emblema encomiastico di antica e armoniosa bellezza.Scrive tra l’altro il vescovo Spreafico nella prefazione, riferendosi al dipinto: «Era un capolavoro che avevamo sotto gli occhi da secoli ma che non aveva mai ricevuto fino ai giorni nostri l’attenzione che meritava. Va reso merito a chi ha voluto richiamare questa attenzione con un’iniziativa che ha incontrato subito il favore del nostro predecessore, monsignor Lorenzo Loppa, e la collaborazione dell’Ufficio diocesano dei Beni culturali e l’Edilizia di culto e della sua responsabile Federica Romiti». Spreafico preannuncia inoltre questa importante novità: «Il San Sisto del Cavalier D’Arpino, sarà una delle bellezze che faranno parte del costituendo Museo diocesano di Alatri; in un certo senso, rappresenterà uno dei suoi beni più prestigiosi e ammirati».Igor Traboni

Il vescovo ai giovani: «Dialogo e amore, perché siamo una forza di amicizia e pace!»

Solo… posti in piedi per chi è arrivato un po’ più tardi,  con la graziosa chiesa di Tecchiena Castello fin troppo piccola per accogliere i quasi 300 giovani arrivati da ogni parte delle diocesi di Anagni-Alatri e Frosinone-Veroli-Ferentino per l’incontro con il vescovo Ambrogio Spreafico nella serata di venerdì 11 ottobre: un appuntamento fortemente voluto proprio da monsignor Spreafico a mo’ di ideale cerniera tra i due incontri dell’assemblea interdiocesana, quello di sabato 5 ottobre tenutosi a Fiuggi e quello di domenica 13 previsto a Casamari. Un incontro, questo dei giovani, vissuto in un clima di amicizia (probabilmente una delle note più belle, perché abbiamo visto nascere nuovi legami con lo scambio di numeri di cellulare e mail, ma anche ragazzi tornare ad abbracciarsi dopo chissà quanto tempo, magari per aver fatto le medie insieme e poi essersi persi un po’ di vista), di gioia e allegria, ma anche e soprattutto di tanta partecipazione nei successivi gruppi di “approfondimento”, e di attenzione alle parole del vescovo. Monsignor Spreafico, dopo la lettura del brano evangelico dell’Annunciazione e la proiezione di un video realizzato dalla pastorale giovanile di Anagni-Alatri, ha parlato, come suo solito, a cuore aperto ai ragazzi presenti, invitandoli subito all’ascolto, proprio come ha saputo fare Maria, umile ragazza di un piccolo villaggio: «Anche voi giovani avete saputo ascoltare e stasera siete qui, in tanti. E invece, nei nostri mondi, quante volte uno parla e l’altro non ascolta. Succede in famiglia, tra gli amici; magari a scuola no, perché lì… dovete ascoltare per forza! – ha un po’ scherzato il vescovo, strappando un bel sorriso ai giovani, prima di tornare a parlare della serietà dell’argomento – Ma se non lo ascolto, come faccio a capire l’altro? Come faccio a capire se dietro quella faccia scura c’è un problema? No, cari ragazzi, non basta una chat, tutti quei puntini, abbreviazioni ecc che poi non si capisce niente. Se tu invece ascolti l’altro, allora lo capisci. Ma quante volte, mentre vi ritrovate a casa per il pranzo o la cena, e parlate tra di voi, invece di chattare? Guardate che i social sono utili, io non li condanno mica e con moderazione li uso anche io, perché è bello mettersi in contatto con chi magari sta dall’altra parte del mondo. Ma non si può sempre star lì a chattare. Se un tuo amico festeggia il compleanno, non mandargli un messaggio di fretta, ma chiamalo! Fai sentire che ci sei, che sei vivo! Quando ascolti, allora dialoghi. E la vita è dialogo! Pensateci un po’: perfino le guerre non finiscono senza un dialogo, senza che ci si metta attorno ad un tavolo per dialogare. Il dialogo fa la vita! E dialogo e amore vanno insieme. Se vuoi bene ad una persona, ma non la ascolti, come fai a capirla? Ed è proprio la prima cosa che fa Maria: ascolta». Il dialogo, ha aggiunto il vescovo, permette anche di liberarsi di una certa vergogna nel dire cose personali e quindi di farsi aiutare. Ed è il vero antidoto contro le guerre, anche le piccole guerre attorno a noi: «Quando covi qualcosa contro un altro, da amico diventa nemico. Succede anche con i followers. Ma le guerre nascono proprio perché tu cominci  a guardare l’altro prima come un estraneo e poi diventa un nemico. Ecco perché nel mondo ci sono 100 conflitti e ben 187 se contiamo pure le guerriglie». Ma noi, è stato l’ulteriore invito rivolto da Spreafico ai giovani, «possiamo fare tanto, se ci prendiamo la responsabilità di costruire qualcosa, perché la pace dipende da tutti; noi dobbiamo essere uomini e donne di pace. Gesù ci affida un tesoro e noi dobbiamo custodirlo, essere protagonisti del cambiamento delle nostre belle città. Invece oggi c’è troppo individualismo, Ma se tu in classe vedi un compagno che si isola, che magari ha un problema, tu te ne devi occupare, diventare un vero amico. Diciamo “no” all’egoismo, perché gli egoisti sono loro le prime vittime, sono dei “poracci”: pensi solo a te stesso e così ti rovini. Noi, cari ragazzi, siamo chiamati ad aprire gli occhi, a guardare lontano, a coltivare cuore e pensieri, perché si vive di ascolto. Voi siete una forza di amicizia e pace e Gesù conta su voi, su ognuno di voi!», ha concluso il vescovo Ambrogio, salutato da un fragoroso applauso dei giovani presenti. Poi, come detto, i partecipanti si sono divisi in gruppi secondo fasce di età, stimolati dai sacerdoti e  dai vari educatori presenti a riflettere sulle parole del vescovo e su altri stimoli offerti. E anche qui, facendo capolino tra un gruppo e l’altro, abbiamo notato dei giovani estremamente attenti e preparati, capaci di offrire ai coetanei spunti di riflessione mai banali. Insomma, davvero una gran bella serata, preparata al meglio dalle pastorali giovanili e vocazionali delle due diocesi, coordinate da don Luca Fanfarillo, don Pierluigi Nardi, don Tonino Antonetti, don Francesco Paglia, Andrea Crescenzi e con un “grazie” per l’accoglienza a Giorgia e Ilenia, educatrici di Tecchiena Castello. Tra i tanti giovani presenti, anche quelli di vari movimenti, gruppi e associazioni, dagli Scout ad Azione Cattolica e Nuovi Orizzonti, dai giessini di Comunione e Liberazione ai volontari delle Olimpiadi Victoria di Madonna della Neve e del Sicomoro di Fiuggi, ma di certo ne dimentichiamo qualcuno e ce ne scusiamo. Bella e significativa anche la presenza dei seminaristi delle due diocesi, accompagnati dall’assistente spirituale don Angelo Conti. A concludere il tutto, la benedizione finale, saluti e abbracci. Anzi, no: per molti anche un dopo-incontro con cornetti alla crema o panini con la porchetta, nella serata un po’ fresca ma con il cuore “scaldato” dalla gioia di un incontro. Igor Traboni

Alatri: studenti alla scoperta di San Francesco e del suo anelito di pace

Martedì 8 ottobre le classi 2A e 2D dell’Istituto comprensivo Alatri 1 hanno approfondito la figura di San Francesco all’interno della omonima chiesa del centro storico di Alatri. L’iniziativa, nata nell’ora di religione con i docenti Gabriele Ritarossi e Paola Santoni, ha visto i ragazzi, accompagnati anche dai docenti Aurora Santachiara, Lavinia Cella e Paola Barone, confrontarsi con i testi scritti da Francesco, a cominciare dal Cantico delle creature e dalla preghiera di San Damiano come modelli letterari capaci di trasmettere ai ragazzi degli stili educativi a favore della pace e della cura del creato. Dopo un primo intervento sulla figura di Francesco tenuto dal docente di religione Gabriele Ritarossi, suggestivo è stato l’approfondimento sulla più antica e preziosa reliquia francescana presente ad Alatri, ovvero il mantello di Francesco donato dallo stesso santo nel 1222. I ragazzi hanno potuto avvicinarsi alla teca e osservare da vicino la pergamena sui cenni storici della preziosa reliquia. La giornata è stata arricchita anche dagli interventi di Giancarlo Rossi sulla storia della chiesa di San Francesco in Alatri, e Anna Mazzocchia dell’Ordine francescano secolare. A fine giornata i ragazzi hanno quindi dato vita ad un breve dibattito attorno alla pace da costruire nella vita di tutti i giorni, nei luoghi che quotidianamente si frequentano, provando a superare ciò che ostacola la pace interiore e con gli altri come l’invidia, l’orgoglio, la superbia, la rivalità, l’offesa. (nella foto, un momento della visita dei ragazzi nella chiesa di San Francesco)

Convegno Fragilità Evolutive

Nell’ambito delle iniziative volte a favorire l’alleanza educativa tra comunità ecclesiale e scuola e a valorizzare le risorse che costituiscono il patrimonio dell’offerta formativa degli Istituti scolastici nel nostro territorio, gli Uffici Scuola delle diocesi di Anagni – Alatri e Frosinone  -Veroli – Ferentino hanno organizzato, in collaborazione con l’Associazione Italiana Genitori (A. Ge), un Convegno sul tema “Fragilità evolutive in un’epoca di radicali cambiamenti”. Il Convegno si svolgerà venerdì 25 ottobre 2024, dalle ore 15.30 alle ore 19.30, presso il Centro Pastorale Diocesano in via dei Villini n. 82 a Fiuggi (Fr).Il programma del Convegno è stato ideato in sinergia con la Dott.ssa Serena Zurma, Psicologa e Psicoterapeuta ASL Frosinone, Presidente A.Ge. Colleferro, Consigliere A.Ge. Nazionale e Consigliere IRSEF, al fine di promuovere uno spazio di confronto e condivisione, in cui interverranno diverse figure professionali impegnate nell’importante compito di accompagnare, sostenere e formare le nuove generazioni.   Iscriviti ora

L’invito dei nostri ragazzi all’incontro con il Vescovo

Si terrà venerdì 11 ottobre, presso la chiesa parrocchiale di Tecchiena Castello, con inizio alle 20.30, l’incontro interdiocesano dei giovani con il vescovo Ambrogio. Un momento di preghiera, riflessione, comunione, condivisione, organizzato dalle Pastorali giovanile e vocazionale della diocesi di Anagni-Alatri e Frosinone-Veroli-Ferentino. Si tratta di un appuntamento che vedrà i giovani protagonisti e pienamente inserito nelle due “trappe” dell’assemblea interdiocesana, ovvero quella di sabato 5 ottobre a Fiuggi e di domenica 13 ottobre a Casamari. Ecco, in questo breve video, come i ragazzi della nostra Pastorale giovanile e vocazionale invitano tutti i coetanei a partecipare all’incontro…