Tempo d’estate: ecco cosa fare (e non fare) con bambini e ragazzi nei Campi e nei Grest

Il Servizio interdiocesano tutela minori (attivato dalle diocesi di Anagni-Alatri, Frosinone-Veroli-Ferentino, Gaeta, Latina-Terracina-Sezze-Priverno, Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo) ha inviato una lettera ai sacerdoti e ai responsabili dei vari campi estivi e Grest su alcuni comportamenti da adottare e altri da evitare nelle attività estive con bambini e ragazzi. Ecco il testo completo della lettera: Cari sacerdoti e responsabili Associativi,L’estate, come ogni tempo di vacanza, rappresenta per le nostre comunità parrocchiali e pastorali,per gruppi e movimenti, una preziosa opportunità per vivere esperienze educative che entrano nellamemoria personale e comunitaria di coloro che ne prendono parte.Sapendovi in questo tempo impegnati a organizzare queste esperienze ci sembra importantecondividere con voi alcune semplici regole che vi confermeranno nello stile educativo ecclesiale edella tutela dei minori ed alcuni altri comportamenti inappropriati che richiedono invece attenzionee vigilanza da parte dei parroci, sacerdoti assistenti e responsabili associativi, educatori e animatori.Stile educativo da promuovere*:

Sgurgola ritrova la sua “Madonna di cera”

Nella ricorrenza delle celebrazioni per la Madonna del Carmine, sabato 20 luglio la comunità parrocchiale di Santa Maria Assunta a Sgurgola ha presentato un importante progetto di restauro per studiare e recuperare la bellissima statua di Maria col Bambino conservata nella chiesa di San Giovanni. Il gruppo scultoreo, riscoperto all’interno di un’edicola in legno che reca l’iscrizione “Decor Carmeli”, presenta le parti anatomiche in cera su manichini lignei, capelli realizzati in filo e abiti intessuti ricamati: quello che sarà il restauro di un’opera così complessa è pertanto un’operazione delicata, che presuppone competenze multidisciplinari. La diocesi di Anagni-Alatri, affiancando padre Efrain Mora Garcia e Padre Alberto Leal Celis, i due religiosi cui sono affidate le cure pastorali di Sgurgola e del vicino paese di Gorga, ha attivato quindi una collaborazione con l’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo che, nell’ambito del Corso di laurea magistrale in Conservazione e Restauro dei beni culturali, ha maturato una consolidata esperienza e costituito uno specifico gruppo di ricerca sulle opere in ceroplastica.Nell’appuntamento di sabato sono intervenuti le restauratrici Arianna Ceci per illustrare i metodi e i casi-studio di intervento sulla cera, Barbara Proietti e Barbara De Dominicis per il progetto di restauro dei tessuti, Claudia Pelosi e Luca Lanteri per le indagini diagnostiche e Paola Pogliani, storica dell’arte e vicedirettrice dei Laboratori di restauro dell’Università della Tuscia per la presentazione del progetto preliminare. Il restauro, con l’approvazione canonica del vescovo Ambrogio Spreafico e l’autorizzazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone e Latina, sarà condotto a Viterbo e restituirà alla comunità di Sgurgola una testimonianza preziosa di arte e devozione, primo passo verso il recupero del pregevole patrimonio ecclesiastico del borgo. Il sindaco Antonio Corsi ha portato i saluti dell’amministrazione di Sgurgola. Un vero e proprio evento per la comunità, che anche il parroco padre Efrain Mora Garcia ha voluto così sottolineare: «Attraverso l’arte, vogliamo anche trasmettere la bellezza di Dio. E qui a Sgurgola abbiamo un patrimonio da riprendere e valorizzare, anche per custodire al meglio quello che ci è statolasciato dai nostri avi. Fin da ora ringrazio la comunità tutta per l’affetto con cui sta contribuendo a questo restauro».

Apre ad Anagni l’Emporio solidale Caritas

Nasce ad Anagni un altro Emporio solidale della Caritas diocesana. Mercoledì 24 luglio alle 17 verrà infatti inaugurata la struttura che sorge nei locali del centro (via Gimignani, 2) già delle suore Adoratrici del Preziosissimo Sangue, con una cerimonia che vedrà anche la presenza del vescovo Ambrogio Spreafico. L’emporio solidale “L’altra spesa” è il secondo della diocesi, dopo quello già aperto alle porte di Fiuggi, in territorio di Torre Cajetani. Questo di Anagni, che fungerà anche da centro di ascolto Caritas, sarà aperto per ora due volte a settimana, il martedì e il giovedì dalle 10 alle 12, e sarà a disposizione degli utenti dei paesi della forania anagnina. Anche in questa area, infatti, come rimarca il codirettore della Caritas diocesana Piergiorgio Ballini, i bisogni sono crescenti e sempre più numerose sono le persone che si rivolgono alla Caritas per i pacchi alimentari, per un sostegno nel pagamento delle utenze, delle medicine o di spese sanitarie varie. Bisogni sempre più emergenziali sul territorio della diocesi; basti pensare che l’emporio di Torre Cajetani intercetta già circa 500 persone in cerca di aiuti nei tre giorni di apertura di questa struttura (il lunedì e il venerdì alla mattina e il mercoledì pomeriggio).

A piedi fino ad Assisi: il racconto di due giovani pellegrine

Ore 5 del mattino, si parte alla volta della stazione per prendere il treno che ci porterà fino a Roma e da lì a Spoleto. Siamo in quattro, un po’ assonnati, ma con una voglia matta di iniziare questo cammino che ci porterà fino ad Assisi sulle orme di San Francesco. Con il nostro grande zaino sulle spalle affronteremo quattro giorni di cammino nella valle spoletana, toccando diversi borghi suggestivi immersi negli uliveti: Poreta, Trevi, Foligno, Spello e tanti altri piccoli centri abitati con tante storie da raccontare. Arrivati a Spoleto prima sosta al duomo di Santa Maria Assunta per affidare al Signore e a Maria il nostro cammino. Da qui inizia ufficialmente la prima tappa che ci porterà fino a Poreta. Ci aspettano 15 chilometri di saliscendi, piuttosto assolati. Attraversiamo innumerevoli paesini, il caldo si fa sentire, per cui appena troviamo una fontanella non perdiamo occasione per una sosta e per rinfrescarci un pochino. Arrivati nel piccolo borgo di Poreta ci rechiamo dalla signora Rosella, un’istituzione lungo la via di Francesco, pronta ad accogliere a braccia aperte i pellegrini per una sosta rigenerante e anche per fare due chiacchiere. Dopo aver mangiato qualcosa ripartiamo, per oggi il nostro cammino non termina qui, ci rechiamo a Campello sul Clitunno dove per la notte saremo ospitati nelle sale di un oratorio. Dopo una doccia di fortuna con secchi e brocche, celebriamo Messa, ceniamo e sistemiamo i nostri sacchi a pelo per la notta e cerchiamo di dormire perché domani ci aspetta un altro giorno di cammino. Il giorno seguente di buon mattino riprendiamo i nostri zaini e ripartiamo alla volta di Trevi. Lungo il cammino, sempre immersi nella natura incontaminata, incontriamo tante edicole dedicate a Maria, ci fermiamo per una preghiera ogni volta che ne incrociamo una. A pochi chilometri da Trevi facciamo sosta per una visita all’eremo delle Allodole, un posto meraviglioso immerso nel silenzio, luogo di preghiera e meditazione, abitato da quattro suore laiche che accolgono tutti i pellegrini che hanno il piacere di conoscere la storia pluricentenaria di questo posto. Ci raccontano dell’eremo dove molto probabilmente anche Francesco nei suoi viaggi ha sostato, ci offrono un ottimo sciroppo di sambuco e dopo una breve visita dell’eremo ci congedano con una preghiera. Ripartiamo per affrontare gli ultimi chilometri che ci separano da Trevi, paese immerso negli ulivi che vediamo da lontano con la caratteristica cupola verde del suo duomo. Dopo aver bevuto una bevanda rinfrescante nella piazzetta del paese siamo ospitati per la notte nel monastero delle Clarisse. Qui ritroviamo Christian e Peppe due frati francescani che già abbiamo incontrato sul cammino nella tappa di ieri e partecipiamo tutti insieme alla Messa celebrata da don Luca Fanfarillo, ceniamo e ci ritiriamo per la notte. Il giorno seguente partiamo alla volta di Foligno, per una tappa piuttosto semplice, pochi chilometri e quasi tutti in pianura, arriviamo infatti molto presto a Foligno, abbiamo così la possibilità di visitare la città, celebrare Messa e assistere all’arrivo di una tappa del Giro d’Italia femminile, proprio nel centro della città umbra. Dormiamo nell’ostello di Foligno e domani mattina sveglia molto presto per percorrere gli ultimi 19 chilometri che ci separano da Assisi. Durante l’ultima tappa attraversiamo il paese di Spello e poi lungo la suggestiva via degli ulivi giungiamo ad Assisi. Arrivare ad Assisi, con la sua atmosfera di sacralità, è stato il culmine di questo viaggio spirituale. Facciamo visita al monastero di San Damiano dove Santa Chiara vive gran parte della sua vita insieme alle sue sorelle e dove san Francesco compone il Cantico delle Creature. Poi finalmente giungiamo dinanzi alla Basilica e i nostri cuori si sono riempiti di gioia e gratitudine. Particolarmente emozionati ci fermiamo in preghiera dinanzi alla tomba di San Francesco e partecipiamo alla messa del pellegrino. Il giorno seguente facciamo visita alla chiesa di Santa Chiara, al santuario della Spoliazione dove ci fermiamo in preghiera dinanzi alla tomba del beato Carlo Acutis, alla chiesa di San Rufino dove sia Chiara che Francesco hanno ricevuto il battesimo e dove è conservata la reliquia del cuore di Carlo Acutis e infine a Santa Maria degli Angeli. Da qui riprendiamo il treno per tornare a casa. Sono stati cinque giorni in cui camminare ha insegnato a ciascuno di noi a non avere fretta, a tornare a vivere il mondo alla velocità dei nostri passi, tornare alle origini, vivere dell’essenziale. Abbiamo imparato a rispettare il passo dell’altro, ad attendere chi è più lento e far propria la fatica dell’altro. Abbiamo imparato a non abbatterci, a tirar fuori il meglio di noi stessi anche quando le forze vengono meno, potendo sempre confidare sui nostri compagni di viaggio. Alla fine di questo cammino, portiamo con noi non solo i ricordi dei luoghi visitati, ma anche una nuova consapevolezza: la Via di Francesco non è solo un percorso fisico, ma un viaggio dentro se stessi. Ogni passo, ogni preghiera, ogni momento di silenzio ci hanno avvicinati a una comprensione più profonda di noi stessi e del nostro rapporto con Dio. E mentre lasciamo Assisi, sappiamo che questo viaggio continuerà a vivere dentro di noi, guidandoci e ispirandoci nella nostra quotidianità. di Elisa Finocchio e Ilaria Fiorini

Inaugurati a Fumone i locali per l’attività pastorale e la canonica

Sono stati inaugurati, nel pomeriggio di mercoledì 11 luglio, la casa canonica e i locali per l’attività pastorale delle parrocchie di Fumone, in località Pozzi, presso la parrocchia San Pietro Celestino V e San Paolo VI. La struttura, costruita ex novo con i fondi Cei dell’8xMille, viene inaugurata ad un anno dalla cerimonia della posa della prima pietra. La celebrazione eucaristica, presieduta dal Vescovo Monsignor Ambrogio Spreafico,con concelebranti il parroco don Roberto Martufi, il vicario generale della diocesi mons. Alberto Ponzi, mons. Claudio Pietrobono, don Antonio da Padova -sacerdote del Ruanda in servizio nella nostra Diocesi- e dal diacono Vincenzo Pesoli, ha visto la grande partecipazione della comunità di Fumone e proprio nell’omelia il Vescovo ha ricordato come questi nuovi locali possano diventare vivi proprio attraverso le persone, sottolineando l’importanza di fare le cose insieme, perché solo così si può costruire qualcosa di bello e crescere in un cammino di fede e comunione fraterna. Dopo la celebrazione eucaristica sono stati inaugurati, con la benedizione da parte del Vescovo Spreafico e il consueto taglio del nastro, i nuovi locali pastorali. I ringraziamenti del parroco vanno a tutti coloro che si sono impegnati nella realizzazione del centro, a partire dalla Ditta Paolo Costantini che ha consegnato i lavori nei tempi prestabiliti, l’Ufficio dei Beni culturali e l’edilizia di Culto della diocesi che ha portato avanti le pratiche del progetto, e tutti coloro che in ogni ruolo si sono messi a disposizione per la pulizia e la sistemazione dei locali. Don Roberto Martufi ha ricordato, poi, come questa struttura sia stata progettata e sognata come punto di incontro e ritrovo per le attività pastorali della comunità. Il sindaco di Fumone Matteo Campoli dal canto suo ha ringraziato il Parroco per le belle parole e l’impegno costante e il Vescovo per aver permesso la costruzione del complesso, facendo omaggio di una targa con il nome della struttura “Centro Pastorale San Paolo VI”. Il Vescovo e il Parroco hanno infine ricordato, prima della benedizione, l’importanza dei fondi Cei dell’8xMille alla Chiesa Cattolica italiana, perché è proprio grazie ad essi che si possono realizzare strutture come questa, ovvero un centro parrocchiale che servirà come luogo di aggregazione per le attività della parrocchia. Il pomeriggio si è concluso con un momento di agape fraterna. di Chiara Campoli

La Giornata dei giovani e quello zaino da riempire con l’essenziale…

Sabato 15 giugno, circa duecento ragazzi delle due diocesi unite in persona episcopi, Anagni – Alatri e Frosinone -Veroli – Ferentino, hanno vissuto una giornata a loro dedicata, organizzata dalle commissioni di pastorale giovanile delle due diocesi, per dare inizio a quelle che saranno le attività estive nelle varie parrocchie, associazioni e oratori.Un giorno di festa che si è svolto presso l’Acquapark di Tecchiena e che ha visto momenti di riflessione, preghiera, adorazione, ma anche giochi, condivisione e tanto divertimento. Durante la mattinata si è scelto di sviluppare il tema del pellegrinaggio: ognuno di noi a suo modo è un pellegrino, ognuno nella propria vita è chiamato ad affrontare un cammino portando dietro di sé il necessario per poter affrontare il viaggio. Ogni pellegrino ha il suo zaino da riempire con l’essenziale, per far sì che il peso non sia troppo da portare, ma contenga ciò che è più importante per raggiungere la meta. Il cristiano è un pellegrino un po’ speciale con uno zaino un po’ speciale perché la Meta che deve raggiungere è speciale. Provando a riflettere su cosa un buon cristiano dovrebbe mettere nel proprio zaino sono stati pertanto individuati quattro temi, affrontati durante la mattinata. Il primo è l’acqua: come ogni pellegrino anche il cristiano ha bisogno di dissetarsi durante il cammino e lo fa attraverso il Vangelo, la Parola viva che disseta come Gesù stesso ci dice: «Chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna» (Gv4,14). Il secondo elemento è il cibo che sostenta durante il viaggio, che nutre e dà forza; il vero nutrimento di ogni cristiano è Gesù stesso che colma ogni nostro bisogno con il suo corpo e il suo sangue: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo – dice il Signore – Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo» (Gv6,51). Il terzo elemento è la preghiera con la quale il cristiano è chiamato a rimanere in costante contatto con il Signore, è un colloquio che dà vigore, che sostiene come un bastone il cammino nei momenti di difficoltà. Il quarto e ultimo tema affrontato è quello della carità: il cristiano non è solo ad affrontare il suo cammino, ma cammina insieme a tanti altri pellegrini come lui. L’aiuto reciproco, specie nei momenti più difficili, risulta essere la linfa necessaria per non fermarsi, ma andare avanti e continuare a camminare.I quattro temi sono stati affrontanti in altrettanti stand, mediante giochi o momenti di riflessione e condivisione, il tutto tenendo al centro del grande spazio a disposizione la tenda dell’Adorazione dove tutti i ragazzi hanno sostato dinanzi al Santissimo, proprio per un momento di adorazione, con la possibilità anche di confessarsi. La mattinata ricca di momenti intensi è terminata con il pranzo e nel pomeriggio è stata data ai ragazzi la possibilità di godere delle piscine dell’impianto che ci ha ospitato.L’augurio lasciato ai giovani, che durante l’estate si dedicheranno alle diverse attività nelle parrocchie, negli oratori, nei campi, è che ognuno di loro possa essere un vero pellegrino in cammino verso la Meta che è Cristo, svuotando il suo zaino dalle paure, dagli attaccamenti, dalle durezze di cuore per fare spazio all’Amore che rende lieve ogni peso. di Ilaria Fiorini

Prepararsi alla maturità, con un desiderio nel cuore. A Fiuggi 50 giovani da tutto il Lazio

Cosa c’entra la fatica del momento con il mio desiderio di essere me stesso e vivere intensamente il reale? E’ possibile scoprirlo studiando per la maturità? Con queste domande si sono ritrovati a Fiuggi, presso il Centro pastorale, una cinquantina di ragazzi delle scuole superiori provenienti da tutto il Lazio, invitati dai loro professori e compagni di classe con cui condividono in parte l’esperienza di Gioventù Studentesca (la proposta educativa di Comunione e Liberazione ai ragazzi delle scuole superiori). Una convivenza di studio in preparazione dell’esame di Stato che prevede una 3 giorni intensa, da venerdì a domenica, studio individuale, tavoli tematici sulle varie materie e due testimonianze, una sull’attualità e una sul Novecento letterario in preparazione di un esame, forse il vero primo esame per molti di loro. Così, introducendo il gesto, Andrea Battistoni, responsabile regionale di Gioventù Studentesca e prof di matematica e fisica al Liceo Plinio Seniore di Roma: «Questo è un periodo particolare, ognuno ha le sue situazioni, chi lascerà casa per andare all’università in altra città, chi si allontana dalla morosa per iniziare un cammino diverso dal liceo ecc. E’ un momento di passaggio, un momento in cui all’apparente difficoltà si accompagna anche una novità, la scoperta di una novità. Questi giorni siamo qui per studiare ma anche per capire e per guardare con stupore a cosa sta accadendo nelle pieghe dell’esame. Nella mia vita ho sempre fatto esperienza che quando c’è un sentimento è perché qualcosa è in corso, il nostro compito è scoprire cosa c’è in corso, cosa c’è in ballo, un po’ come quando uno ha fame, deve scoprire cosa c’è un bel primo piatto, un dolce…Ecco siamo qui per scoprire questo, voi come alunni, noi come docenti; nessuno ci ha obbligato a fare una cosa così bella e impegnativa se non il desiderio di scoprire la realtà, di vivere intensamente queste giornate. Sono desideroso di scoprire, io insieme a voi». E allora, che dire? Occhi aperti e cuore desto, si inizia l’avventura. di Alessandro Rossi

Giornata dei giovani: all’Acquapark con il vescovo Ambrogio

Preghiera, incontro, testimonianza, giochi: sono questi gli ingredienti che renderanno dicerto tutta da vivere la “Giornata dei giovani – Estate 2024”, programmata per sabato 15 giugno all’Acquapark, tra Frosinone e Tecchiena, con ingresso gratuito dalle 10 alle 18. Con igiovani ci sarà anche il vescovo Ambrogio Spreafico, per una iniziativa organizzata dalle Pastorali giovanili e vocazionali delle diocesi di Anagni-Alatri e Frosinone-Veroli-Ferentino.A proposito di iniziative estive a cura della Pastorale giovanile e vocazionale della diocesi di Anagni-Alatri, ricordiamo anche l’appuntamento con il pellegrinaggio a piedi ad Assisi, sulla via di Francesco e con partenza in prossimità delle Fonti del Clitunno, dal 10 al 13 luglio prossimi.

L’Ostia Incarnata di Alatri nella Repubblica Ceca

Il miracolo dell’Ostia incarnata di Alatri arriva anche nella Repubblica Ceca e più precisamente a Ceska Lipa, una cittadina capoluogo della regione omonima nel distretto di Liberec, vicino Praga. Qui si sono recati, per l’Erasmus, 8 studenti dell’Istituto di istruzione superiore di Alatri, accompagnati dai docentiEmanuela Sabellico (nella foto, durante l’illustrazione del miracolo) e Matteo Pagliarella. Proprio la Sabellico, nelle varie presentazioni delle ricchezze e delle bellezze della città di Alatri e della Ciociaria tutta fatte ai colleghi e agli studenti di Ceska Lipa, ha inserito anche una dettagliata spiegazione del miracolo dell’Ostia incarnata, riscuotendo grande interesse anche in un uditorio marcatamente ateo. Tra l’altro, sempre nell’ambito di questi scambi internazionali dell’Erasmus, il prossimo anno una delegazione della Repubblica Ceca sarà ad Alatri per ricambiare la visita e, tra le varie tappe, ci sarà anche quella nella Concattedrale, dove viene custodita l’Ostia incarnata.

Bandi Concorsi Straordinari IRC

Pubblichiamo i bandi relativi alla Procedura concorsuale straordinaria riservata agli insegnanti di religione cattolica nella scuola dell’infanzia-primaria e secondaria di I e II grado ai sensi del comma 2 dell’art.1-bis del decreto-legge 29 ottobre 2019, n.126, convertito con modificazioni dalla legge 20 dicembre 2019, n. 159. Inoltre, si allega il modulo per la domanda di Certificazione d’idoneità all’IRC ai soli fini della partecipazione al concorso per l’accesso ai ruoli, da presentare presso l’ufficio scuola diocesano. COME PRESENTARE LA DOMANDA PER IL CONCORSO L’istanza di partecipazione al concorso si potrà presentare unicamente in modalità telematica, attraverso il Portale Unico del reclutamento, (raggiungibile all’indirizzo www.inpa.gov.it.). Per accedere alla compilazione dell’istanza occorre essere in possesso delle credenziali del Sistema Pubblico di identità digitale (SPID) o di quelle della Carta di Identità Elettronica (CIE). Inoltre, occorre essere abilitati al servizio “Istanze on line”. Il servizio è eventualmente raggiungibile anche attraverso l’applicazione “Piattaforma Concorsi e Procedure selettive”, collegandosi all’indirizzo www.miur.gov.it, attraverso il percorso “Argomenti e Servizi > Servizi > lettera P > Piattaforma Concorsi e Procedure selettive, vai al servizio”. Le istanze presentate con modalità diverse non saranno prese in considerazione. Per la partecipazione alla procedura concorsuale è dovuto il pagamento di un contributo pari ad euro cinquanta (€ 50,00).Il pagamento deve essere effettuato sulla base del bollettino emesso dal sistema “Pago In Rete”, il cui link sarà reso disponibile all’interno della “Piattaforma concorsi e procedure selettive” nella sezione dedicata all’istanza o a cui il candidato potrà accedere dall’indirizzo https://pagoinrete.pubblica.istruzione.it/Pars2Client-user/. L’avvenuto pagamento deve essere dichiarato nell’istanza, cui va allegata, a pena di esclusione, la ricevuta di pagamento.È onere del candidato verificarne la correttezza di tutti i dati inseriti prima di effettuare il pagamento e prima di inviare la domanda. Allegati Procedura concorsuale straordinaria Infanzia-Primaria Procedura concorsuale straordinaria Secondaria I-II grado Domanda Certificato idoneità Concorsuale