Bandi Concorsi Ordinari IRC

Pubblichiamo i bandi  per lo svolgimento dei concorsi ordinari per titoli ed esami per l’accesso al ruolo degli insegnanti di religione cattolica nella scuola dell’infanzia e primaria e nella scuola secondaria di primo e secondo grado. L’istanza di partecipazione può essere presentata a partire dalle ore 14.00 del giorno 5 novembre 2024 alle ore 23.59 del 4 dicembre 2024, unicamente in modalità telematica, attraverso il Portale Unico del Reclutamento. Per accedere alla compilazione dell’istanza occorre essere in possesso delle credenziali del Sistema Pubblico di identità digitale (SPID) o di quelle della Carta di Identità Elettronica (CIE). Inoltre, occorre essere abilitati al servizio “Istanze on line”. Per la partecipazione alla procedura concorsuale è dovuto il pagamento di un contributo di segreteria di 10 euro. Il pagamento deve essere effettuato sulla base del bollettino emesso dal sistema “Pago In Rete”, il cui link è disponibile all’interno della “Piattaforma Concorsi e Procedure Selettive”, nella sezione dedicata all’istanza o a cui il candidato potrà accedere dall’indirizzo https://pagoinrete.pubblica.istruzione.it/Pars2Client-user/. L’avvenuto pagamento deve essere dichiarato nell’istanza, cui va allegata, a pena di esclusione, la ricevuta di pagamento. È onere del candidato verificarne la correttezza di tutti i dati inseriti prima di effettuare il pagamento e prima di inviare la domanda. Ciascun candidato può concorrere nella regione nel cui ambito territoriale e situata la sede dell’ordinario diocesano che ha rilasciato la certificazione di idoneità, indicando la diocesi e il grado di scuola per cui si concorre in relazione all’idoneità posseduta. Sono ammessi a partecipare alle procedure concorsuali i candidati in possesso congiuntamente, alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda, dei seguenti requisiti specifici: Il concorso si articola in una prova scritta computer-based, della durata di 100 minuti, con 50 quesiti a risposta multipla cosi articolati: La prova scritta è superata dai candidati che conseguano il punteggio complessivo non inferiore a 70 punti. La prova orale è finalizzata all’accertamento della preparazione del candidato in relazione alle problematiche educative e alle competenze didattiche generali, nonché alla relativa capacità di progettazione didattica efficace, con esclusione dei contenuti specifici dell’insegnamento della religione cattolica, e verte sugli argomenti compresi negli ambiti del programma d’esame indicato nel bando. Nel corso della prova orale si svolge altresì un test didattico specifico, consistente in una lezione simulata. Allegati Procedura concorsuale ordinaria Infanzia-Primariam_pi.AOOGABMI.Registro Decreti(R).0000103.29-05-2024.pdfAvv_Inf e Pirm_m_pi.AOODGPER.REGISTRO UFFICIALE(I).0184796.05-11-2024.pdfLink iscrizione concorsoProcedura concorsuale per titoli ed esami per l’accesso al ruolo degli insegnanti di religione cattolica nella scuola dell’infanzia e della primaria ai sensi del comma 1 dell’articolo 1-bis del decreto-legge 29 ottobre 2019, n.126, convertito con modificazioni dalla legge 20 dicembre 2019, n. 159 Procedura concorsuale ordinaria Secondaria I-II gradom_pi.AOOGABMI.Registro Decreti(R).0000104.29-05-2024.pdfAvv_Sec_I e II gradi_m_pi.AOODGPER.REGISTRO UFFICIALE(I).0184801.05-11-2024.pdfLink Iscrizione ConcorsoProcedura concorsuale per titoli ed esami per l’accesso al ruolo degli insegnanti di religione cattolica nella scuola secondaria di primo e secondo grado ai sensi del comma 1 dell’articolo 1-bis del decreto-legge 29 ottobre 2019, n.126, convertito con modificazioni dalla legge 20 dicembre 2019, n. 159 Domanda Certificato idoneità Concorsuale

Santi e altre figure: gli studenti di Trivigliano alla scoperta del Medioevo

Il 31 ottobre, nella classe 2B della Scuola secondaria di primo grado di Trivigliano, si è tenuto un evento speciale: il Festival del Medioevo. Un momento straordinario nato da una semplice domanda posta dai ragazzi ai professori qualche settimana fa: “Possiamo mascherarci ad Halloween?”. La risposta dei professori Valentina Cardinale, di Lettere, e Gabriele Ritarossi, di Religione, non si è fatta attendere e ha colto tutti di sorpresa. “Certamente!”,  ma con una condizione: niente zombie o mostri, tipici dell’immaginario di Halloween. Invece, gli alunni avrebbero interpretato personaggi del Medioevo, un’epoca che stanno studiando in classe, avvicinandosi così a figure storiche che hanno lasciato un segno indelebile. Così è nato il Festival del Medioevo, un’occasione per conoscere personaggi storici in modo originale e stimolante. Ogni studente ha scelto un personaggio medievale e ha preparato una breve presentazione, studiando costumi e dettagli storici con grande cura e dedizione, anche grazie al supporto delle loro famiglie. Il risultato è stato un’aula trasformata in un vero palcoscenico di storia e cultura, dove ogni alunno ha potuto incarnare un protagonista dell’epoca medievale. I ragazzi hanno messo in scena con entusiasmo le vite di alcune delle personalità più importanti del Medioevo: Simone ha interpretato Guglielmo il Conquistatore, raccontando la famosa Battaglia di Hastings e le sue gesta in Inghilterra; Davide ha impersonato Carlo Magno, il grande Imperatore del Sacro Romano Impero; Tommaso è stato Tommaso d’Aquino, noto filosofo e teologo; Gabriele ha dato voce a Dante Alighieri, il poeta esiliato di Firenze; e Francesco è stato San Francesco d’Assisi, l’umile servo di Dio che predicava l’amore per tutte le creature. Il viaggio nella storia è proseguito con Edoardo nei panni di Papa Bonifacio VIII, che ha evocato il potere della Chiesa nel 1300, e Giammarco come Goffredo di Buglione, il difensore della Terra Santa. Matteo ha impersonato Cristoforo Colombo, con il suo spirito da esploratore, mentre Elide ha dato vita a Matilde di Canossa, la contessa che sfidò re e papi. Altri ragazzi hanno presentato donne di grande forza e fede, come Anna nelle vesti di Giovanna d’Arco e Giada come Anna Comnena, la principessa bizantina. Giulia ha interpretato Ildegarda di Bingen, mistica e guaritrice, e Benedetta è stata Caterina da Siena, consigliera spirituale di papi. Viola ha rappresentato Violante di Aragona, mentre Evelyn ha incarnato Isabella di Castiglia, la regina che rese possibile il viaggio di Colombo. Infine, Greta ha interpretato Santa Chiara d’Assisi, che difese il suo convento con coraggio. Questo evento ha coinvolto profondamente la classe, grazie anche alla presenza e al supporto dei docenti di sostegno Tomei e Guardiani, che hanno accompagnato e incoraggiato i ragazzi in ogni momento. Non solo è stato un momento di apprendimento, ma anche di condivisione e crescita personale, dove ogni alunno ha contribuito a creare un’esperienza immersiva e indimenticabile. Grazie al Festival del Medioevo, la classe 2B ha potuto trasformare il semplice costume di Halloween in un’opportunità educativa, che ha permesso ai ragazzi di conoscere più da vicino le grandi figure del Medioevo, di riflettere sui valori che hanno caratterizzato quell’epoca, e di rivivere la storia in prima persona. Questa esperienza ha dimostrato come lo studio possa diventare un’avventura emozionante e come, anche attraverso il gioco, si possano scoprire le radici del nostro passato e il valore della cultura.

Scuola, famiglia, comunità: insieme, per aiutare i giovani

“Fragilità evolutive in un epoca di radicali cambiamenti”: questo il titolo del convegno organizzato dagli Uffici Scuola delle diocesi di Anagni – Alatri e Frosinone-Veroli-Ferentino e che si è tenuto venerdì 25 ottobre presso il Centro pastorale di Fiuggi, in collaborazione con l’Associazione Italiana Genitori (A.Ge) e con la dott.ssa Serena Zurma, psicologa, psicoterapeuta ASL di Frosinone e presidente A.Ge. di Colleferro. Un intero pomeriggio per approfondire un tema tanto importante quanto delicato, come quello dei giovani di oggi che sembrano invincibili ma spesso nascondono profonde insicurezze e fragilità che non gli permettono una crescita serena. In questo bel venerdì, c’è stata una vera e propria riflessione a più voci: ha aperto il convegno, con i saluti e una breve ma incisiva introduzione, don Antonio Castagnacci, per poi continuare con il professore dirigente Adriano Gioè, il professore e dirigente Giovanni Guglielmi, la dottoressa Serena Zurma, la prof.ssa Maria Dari, presidente IRSEF, la prof.ssa Anna Navarra, la dottoressa Eleonora Campoli, consigliere del Comune di Paliano, e la prof.ssa Silvia Anielli, docente di religione cattolica. Il convegno è stato moderato dalla prof.ssa Enrichetta Mastromarino, che ha presentato l’evento come un’occasione di ascolto, formazione e riflessione rivolta a tutti i partecipanti sensibili ai temi dell’educazione. Sono stati analizzati i cambiamenti socio-culturali che definiscono le esperienze giovanili nel mondo contemporaneo e che influenzano la formazione delle identità giovani, le dinamiche relazionali, facendo emergere nuove fragilità legate alla eccessiva presenza mediatica e alla pressione sociale. In questo quadro così complicato si è parlato del ruolo della famiglia e della scuola, agenzia educativa  che deve mettersi in ascolto, deve mettere al centro la persona, i suoi valori, la sua dimensione di vita, la sua storia, la sua crescita. Per questo in molte scuole si sta diffondendo sempre di più la consuetudine di istituire uno “sportello di ascolto”, gratuito e su base volontaria, che diventa un vero e proprio supporto. Sostenere i giovani nel superamento delle loro fragilità significa investire in un’educazione inclusiva, orientata al benessere e al potenziamento delle capacità individuali. La scommessa culturale dei prossimi anni sarà quella di costruire nel Paese e mettere a disposizione della scuola e della famiglia una cultura della pre- adolescenza e dell’adolescenza, che sostenga la scuola e la famiglia nella formazione delle nuove generazioni. A conclusione dei lavori si è arrivati a questa riflessione: per sostenere efficacemente i giovani e affrontare le fragilità evidenziate, è necessario sviluppare strategie integrate che coinvolgano scuole, famiglie e comunità. di Emanuela Sabellico

Alatri: studenti alla scoperta di San Francesco e del suo anelito di pace

Martedì 8 ottobre le classi 2A e 2D dell’Istituto comprensivo Alatri 1 hanno approfondito la figura di San Francesco all’interno della omonima chiesa del centro storico di Alatri. L’iniziativa, nata nell’ora di religione con i docenti Gabriele Ritarossi e Paola Santoni, ha visto i ragazzi, accompagnati anche dai docenti Aurora Santachiara, Lavinia Cella e Paola Barone, confrontarsi con i testi scritti da Francesco, a cominciare dal Cantico delle creature e dalla preghiera di San Damiano come modelli letterari capaci di trasmettere ai ragazzi degli stili educativi a favore della pace e della cura del creato. Dopo un primo intervento sulla figura di Francesco tenuto dal docente di religione Gabriele Ritarossi, suggestivo è stato l’approfondimento sulla più antica e preziosa reliquia francescana presente ad Alatri, ovvero il mantello di Francesco donato dallo stesso santo nel 1222. I ragazzi hanno potuto avvicinarsi alla teca e osservare da vicino la pergamena sui cenni storici della preziosa reliquia. La giornata è stata arricchita anche dagli interventi di Giancarlo Rossi sulla storia della chiesa di San Francesco in Alatri, e Anna Mazzocchia dell’Ordine francescano secolare. A fine giornata i ragazzi hanno quindi dato vita ad un breve dibattito attorno alla pace da costruire nella vita di tutti i giorni, nei luoghi che quotidianamente si frequentano, provando a superare ciò che ostacola la pace interiore e con gli altri come l’invidia, l’orgoglio, la superbia, la rivalità, l’offesa. (nella foto, un momento della visita dei ragazzi nella chiesa di San Francesco)

Convegno Fragilità Evolutive

Nell’ambito delle iniziative volte a favorire l’alleanza educativa tra comunità ecclesiale e scuola e a valorizzare le risorse che costituiscono il patrimonio dell’offerta formativa degli Istituti scolastici nel nostro territorio, gli Uffici Scuola delle diocesi di Anagni – Alatri e Frosinone  -Veroli – Ferentino hanno organizzato, in collaborazione con l’Associazione Italiana Genitori (A. Ge), un Convegno sul tema “Fragilità evolutive in un’epoca di radicali cambiamenti”. Il Convegno si svolgerà venerdì 25 ottobre 2024, dalle ore 15.30 alle ore 19.30, presso il Centro Pastorale Diocesano in via dei Villini n. 82 a Fiuggi (Fr).Il programma del Convegno è stato ideato in sinergia con la Dott.ssa Serena Zurma, Psicologa e Psicoterapeuta ASL Frosinone, Presidente A.Ge. Colleferro, Consigliere A.Ge. Nazionale e Consigliere IRSEF, al fine di promuovere uno spazio di confronto e condivisione, in cui interverranno diverse figure professionali impegnate nell’importante compito di accompagnare, sostenere e formare le nuove generazioni.   Iscriviti ora

Presupposti, missione e mandato degli Insegnanti di Religione

Venerdì 27 settembre, presso il Centro pastorale di Fiuggi, si è aperto il nuovo corso di aggiornamento dell’anno scolastico 2024-2025 per Insegnanti di Religione Cattolica della diocesi di Anagni-Alatri, con un primo incontro durante il quale sono stati evidenziati i presupposti, la missione e il mandato dell’insegnante di Religione. Il vescovo Ambrogio Spreafico e la direttrice dell’Ufficio Scuola, Maria Elena Tagliaboschi, hanno accolto gli insegnanti e, dopo i saluti iniziali e un bel momento di preghiera, hanno subito voluto sottolineare il ruolo dell’insegnante di religione. Il Vescovo ha messo al centro del suo intervento il carattere formativo dell’insegnamento della Religione cattolica e ha invitato tutti i presenti a sviluppare verso gli alunni un rapporto educativo, ricco di amicizia e di dialogo, tale da suscitare nel più ampio numero di alunni, anche non esplicitamente credenti, l’interesse e l’attenzione per una disciplina che sorregge e motiva la loro ricerca appassionata della verità. Anche la nuova direttrice dell’Ufficio scuola diocesano, Maria Elena Tagliaboschi, ha esordito in questo suo primo incontro in modo eccellente, mettendo subito in evidenza i punti di forza dell’IRC, e quindi: l’insegnamento della religione cattolica per l’educazione della persona; il docente di religione uomo di fede; l’idoneità e il rapporto con la Chiesa; la vocazione a cui è chiamato a rispondere. Proprio a riguardo di quest’ultimo punto è stato sottolineato che ogni docente deve avere una forte carica di motivazione interiore, di passione educativa con cui svolgere il proprio compito nella scuola, perché questa incide molto sull’insegnamento. Gli alunni hanno diritto (visto che si sono avvalsi della Religione cattolica) di riscontrare nell’insegnante una personalità credente che suscita interesse per quello che insegna, grazie anche alla coerenza della sua vita. Molto bella è stata anche la conclusione, con la preghiera della Madonna del Silenzio, a cui è stato chiesto il dono della grazia, la forza di una sincera conversione e di una vocazione stabile. Quello del 27 settembre è stato un incontro veramente ricco di buoni presupposti e di consigli da mettere subito in pratica. di Emanuela Sabellico

L’Ostia Incarnata di Alatri nella Repubblica Ceca

Il miracolo dell’Ostia incarnata di Alatri arriva anche nella Repubblica Ceca e più precisamente a Ceska Lipa, una cittadina capoluogo della regione omonima nel distretto di Liberec, vicino Praga. Qui si sono recati, per l’Erasmus, 8 studenti dell’Istituto di istruzione superiore di Alatri, accompagnati dai docentiEmanuela Sabellico (nella foto, durante l’illustrazione del miracolo) e Matteo Pagliarella. Proprio la Sabellico, nelle varie presentazioni delle ricchezze e delle bellezze della città di Alatri e della Ciociaria tutta fatte ai colleghi e agli studenti di Ceska Lipa, ha inserito anche una dettagliata spiegazione del miracolo dell’Ostia incarnata, riscuotendo grande interesse anche in un uditorio marcatamente ateo. Tra l’altro, sempre nell’ambito di questi scambi internazionali dell’Erasmus, il prossimo anno una delegazione della Repubblica Ceca sarà ad Alatri per ricambiare la visita e, tra le varie tappe, ci sarà anche quella nella Concattedrale, dove viene custodita l’Ostia incarnata.

Bandi Concorsi Straordinari IRC

Pubblichiamo i bandi relativi alla Procedura concorsuale straordinaria riservata agli insegnanti di religione cattolica nella scuola dell’infanzia-primaria e secondaria di I e II grado ai sensi del comma 2 dell’art.1-bis del decreto-legge 29 ottobre 2019, n.126, convertito con modificazioni dalla legge 20 dicembre 2019, n. 159. Inoltre, si allega il modulo per la domanda di Certificazione d’idoneità all’IRC ai soli fini della partecipazione al concorso per l’accesso ai ruoli, da presentare presso l’ufficio scuola diocesano. COME PRESENTARE LA DOMANDA PER IL CONCORSO L’istanza di partecipazione al concorso si potrà presentare unicamente in modalità telematica, attraverso il Portale Unico del reclutamento, (raggiungibile all’indirizzo www.inpa.gov.it.). Per accedere alla compilazione dell’istanza occorre essere in possesso delle credenziali del Sistema Pubblico di identità digitale (SPID) o di quelle della Carta di Identità Elettronica (CIE). Inoltre, occorre essere abilitati al servizio “Istanze on line”. Il servizio è eventualmente raggiungibile anche attraverso l’applicazione “Piattaforma Concorsi e Procedure selettive”, collegandosi all’indirizzo www.miur.gov.it, attraverso il percorso “Argomenti e Servizi > Servizi > lettera P > Piattaforma Concorsi e Procedure selettive, vai al servizio”. Le istanze presentate con modalità diverse non saranno prese in considerazione. Per la partecipazione alla procedura concorsuale è dovuto il pagamento di un contributo pari ad euro cinquanta (€ 50,00).Il pagamento deve essere effettuato sulla base del bollettino emesso dal sistema “Pago In Rete”, il cui link sarà reso disponibile all’interno della “Piattaforma concorsi e procedure selettive” nella sezione dedicata all’istanza o a cui il candidato potrà accedere dall’indirizzo https://pagoinrete.pubblica.istruzione.it/Pars2Client-user/. L’avvenuto pagamento deve essere dichiarato nell’istanza, cui va allegata, a pena di esclusione, la ricevuta di pagamento.È onere del candidato verificarne la correttezza di tutti i dati inseriti prima di effettuare il pagamento e prima di inviare la domanda. Allegati Procedura concorsuale straordinaria Infanzia-Primaria Procedura concorsuale straordinaria Secondaria I-II grado Domanda Certificato idoneità Concorsuale

Vico-Guarcino: concluso il Progetto Punto Gioia

Nei giorni scorsi si è concluso il Progetto Punto Gioia che, come riferisce Benedetta Ricci che ne è la responsabile per Nuovi Orizzonti, mira ad interventi di prevenzione e contrasto della povertà educativa per i giovani delle province di Frosinone e Latina. In particolare, questo progetto propone percorsi di prevenzione rispetto al tema delle dipendenze, toccando varie tematiche come la consapevolezza e la alfabetizzazione emotiva, la conoscenza di sé e l’ascolto. Al progetto, del tutto gratuito, ha aderito l’Istituto comprensivo di Guarcino, ed in modo particolare le classi terze di Vico nel Lazio e di Guarcino. Il progetto è nato all’interno dell’ora di religione cattolica, con il prof. Gabriele Ritarossi e supportato dal dirigente scolastico Antonella Sorge. I 6 incontri, che si sono tenuti in orario curricolare (il martedì a Guarcino e il venerdì a Vico), hanno dato ai ragazzi l’opportunità di riflettere sui temi sopra indicati, attraverso delle lezioni esperienziali, così da consentire ai ragazzi di confrontarsi, aprirsi e perfino commuoversi fino alle lacrime attorno a parole come libertà, paura, coraggio, ferite, dipendenza, affettività.  E’ Martina Vinci, della classe 3 di Vico, a raccontare l’esperienza vissuta in classe: “Gli incontri lezione che abbiamo fatto con la comunità nuovi orizzonti penso che siano stati utili non solo dal punto di vista scolastico. Sono stati belli perché ci hanno consentito di riflettere su delle cose che ci circondano. Per esempio io ho potuto tirare fuori delle cose che mi portavo dentro e che mi stavano succedendo con diverse difficoltà che mi attraversano anche a scuola. Sono stati dei momenti di confronto e di aiuto. Tra le attività che abbiamo svolto mi ha colpito quella sul significato delle dipendenze e del nostre fragilità”.

Gli studenti di Guarcino “a lezione” su eremiti e monaci

Le classi 1^ e 2^ media di Guarcino,  accompagnate dai docenti Gabriele Ritarossi,  Ennia Rondinara, l’aec Lucia Giorgilli e dalla collaboratrice Giuliana, hanno vissuto una giornata di approfondimento sul monachesimo e gli eremiti. Gli studenti hanno percorso a piedi l’antica strada che da Guarcino fa capo all’Eremo di Sant’Agnello soffermandosi sia a Filette che all’Eremo di San Luca. Qui ad accogliere i ragazzi è stato don Maurizio Mariani, che sta vivendo questa esperienza eremitica. L’occasione è stata anche propizia per approfondire alcune tematiche di educazione civica sulla solidarietà, la cura dell’ambiente, la storia della comunità guarcinese. I ragazzi hanno posto a don Maurizio diverse domande e hanno così conosciuto più da vicino la storia di Sant’Agnello, patrono di Guarcino, e dell’eremo che nel ‘700 ha accolto il monaco. L’occasione di andare a piedi ha poi consentito anche di sperimentare un secondo tema approfondito durante l’ora di Religione e di Storia, ovvero quello dei pellegrinaggi. Così poi don Maurizio Mariani ha raccontato l’incontro con i ragazzi sul suo blog “Nel silenzio”: Questa mattina sono stati ospiti graditi dell’Eremo i ragazzi delle classi Prima e Seconda delle Scuole medie di Guarcino. Accompagnati dal loro professore di Religione, Gabriele Ritarossi – insieme all’insegnante Ennia Rondinara, alla collaboratrice scolastica Giuliana e all’assistente educativa Lucia Giorgilli – hanno compiuto un piccolo pellegrinaggio alla scoperta del patrono Sant’Agnello che si è concluso con un incontro con me, che da qualche settimana abito questo luogo di preghiera e silenzio. Sono stato felice di trascorrere questa mattinata con loro perché stimolato dalle loro domande ho potuto riflettere ancora una volta sul senso del mio stare qui. Al di là del silenzio e della preghiera, un eremo è anche un luogo di ospitalità. Accogliere in semplicità chi sale quassù, offrire un sorriso o un caffè, una parola buona o un ascolto incondizionato, una condivisione di preghiera o il sacramento della riconciliazione, fanno dell’eremo uno spazio di servizio agli uomini e alle donne in cammino nel mondo non tanto diverso da quello di una parrocchia. Questo silenzio, dunque, non è isolamento ma la possibilità di incontrare chiunque al centro del proprio cuore, lì dove abita il Dio che cerchiamo nella preghiera. Tempo fa ascoltavo la testimonianza di don Raffaele, sacerdote eremita sui monti lombardi, il quale individuava quattro caratteristiche della sua vita lassù: silenzio/solitudine, preghiera, lavoro e ospitalità. Oggi i ragazzi di Guarcino mi hanno aiutato a vivere quest’ultima dimensione e a tenere vivo il desiderio di stare qui, con occhi vigili e cuore aperto.