Ministero del Lettorato per i nostri due seminaristi

Nuovo passo verso il sacerdozio per i seminaristi diocesani Lorenzo Ambrosi e Lorenzo Sabellico: entrambi riceveranno il ministero del Lettorato mercoledì 13 marzo, alle 18.30, nel corso di una celebrazione eucaristica che si terrà presso la cappella Mater Salvatoris del seminario regionale Leoniano di Anagni, presieduta dal vescovo di Tivoli e Palestrina, Mauro Parmeggiani. Ambrosi e Sabellico, di Fiuggi il primo e di Fumone il secondo, sono entrati insieme in seminario 5 anni fa e si trovano ora al quarto anno formativo. Con i due seminaristi della diocesi di Anagni-Alatri, il Lettorato verrà conferito anche ad altri 5 seminaristi di varie diocesi del Lazio meridionale e suburbicarie di Roma, pure studenti del Leoniano, ovvero Agostino De Santis, Agostino Iafano, Leonardo Conte, Paolo Cola, Samuele Mazzoli. Tutti loro accompagniamo con la nostra preghiera.

Passo dopo passo: per-donare e amare: sulle orme di Maria De Mattias

Quando l’Amore chiama non si può che rispondere: sì! Uno degli eventi previsti per i festeggiamenti del 190° di fondazione delle Suore Adoratrici del Sangue di Cristo è stato l’incontro con i giovani e giovanissimi di venerdì 1° marzo, ad Acuto. La Casa madre delle Suore Adoratrici del Sangue di Cristo ha accolto circa 120 giovanissimi e giovani impegnati in un pellegrinaggio spirituale sui passi di Santa Maria De Mattias, un viaggio dell’anima che li ha portati a interrogarsi sul senso profondo da dare alla vita e a contemplare un Dio Amore che ha dato tutto se stesso, tutto il Suo Sangue, perché ogni persona si sentisse e si senta preziosa ai suoi occhi. La Donna della Parola, l’Apostola del Sangue di Cristo, Santa Maria De Mattias, con la sua testimonianza di vita, li ha accompagnati in questo meraviglioso percorso all’interno della Casa di fondazione. I giovani, a gruppi, hanno percorso quattro tappe della vita di Maria De Mattias corrispondenti a quattro luoghi: la Scoletta, dove la santa ha accolto le fanciulle e ha iniziato la sua donazione; la Cameretta il luogo del cuore, dove ha vissuto intimamente la sua relazione con il Signore; il Refettorio dove ha vissuto la speranza nella Provvidenza e la condivisione fraterna; la Chiesolina dove ha annunciato a tutti l’Amore di Dio. Sì, i giovani hanno vissuto un viaggio dell’anima, che li ha portati ad una “chiamata”… la CHIAMATA ALL’AMORE! Aurora Amati, una giovane partecipante, così scrive: «Probabilmente molti di noi ancora si stanno domandando perché hanno partecipato a questo evento, eppure ci siamo ritrovati tutti lì a condividere insieme un percorso spirituale basato sulla meditazione, sul silenzio, sulla riscoperta del proprio “Io” e sul senso della vita. Impresa non facile se si considera che il mondo non è più quello di trent’anni fa, dove era scontato che la Chiesa fosse il luogo di ritrovo dei ragazzi che passavano lì le loro giornate tutti insieme. Noi giovani, oggi, siamo sempre più lontani dal mondo della Chiesa e di conseguenza troviamo faticoso capire il significato e l’importanza di un percorso spirituale, motivo per cui difficilmente ci facciamo coinvolgere. Ma noi ragazzi siamo il futuro ed è per noi che oggi giorno bisogna riscoprire e portare avanti proposte e attività come quella di venerdì: questo è il miracolo che sono riuscite a fare le Suore Adoratrici del Sangue di Cristo che hanno organizzato una serata indimenticabile sui passi di santa Maria De Mattias. La fede e il carisma di questa donna hanno guidato le suore che sono riuscite a fare un piccolo miracolo come quello di portare più di cento ragazzi in Chiesa per vivere insieme un pellegrinaggio interiore! … Fondamentale è stata la forza dell’amore e della fede insito nei cuori delle suore che, con il loro carisma e un sorriso contagioso, hanno reso questa esperienza unica e che, sicuramente, ha lasciato nei cuori di tutti noi qualcosa di importante e profondo, una serata che, ognuno a modo proprio, porterà nel cuore. Noi adolescenti, insieme alle nostre famiglie, abbiamo bisogno di esempi come questo per riscoprire la nostra fede e il vero senso della vita. È stata una serata che ci ha fatto riflettere e ci ha dato la speranza di credere ancora nella Chiesa, di credere ancora che noi possiamo essere insieme la nostra Chiesa”. Tutto questo è stato possibile grazie alla forza della “rete”: un grazie sentito al sindaco di Acuto, Augusto Agostini, ai sacerdoti delle diocesi di Anagni-Alatri e di Frosinone-Veroli-Ferentino, all’Azione Cattolica diocesana di Anagni-Alatri e a tutti i laici che si sono impegnati con generosità nell’organizzare il “viaggio dell’anima” e l’agàpe fraterna per i tanti giovani che hanno partecipato all’evento. Cleopatra Subiaco, ASC

L’invito dei seminaristi del Leoniano: “Venite e vedrete”

Il seminario regionale Leoniano di Anagni apre le sue porte ai giovani in ricerca vocazionale, con l’iniziativa “Venite e vedrete”. Ecco l’invito che arriva dall’intera comunità – educatori, formatori, seminaristi – del Leoniano: La nostra Comunità invita tutti i giovani dai 18 ai 28 anni che sono in un cammino di ricerca vocazionale, a vivere un tempo di fraternità in Seminario, condividendo la nostra quotidianità. L’esperienza si svolgerà dalla mattina di mercoledì 8 al pranzo di sabato 11 maggio 2024. L’EVENTO è TOTALMENTE GRATUITO Iscrizioni aperte fino al 30 aprile. Il link per l’iscrizione è disponibile sul sito www.leoniano.it, alla sezione “Venite e vedrete 2024”

In festa per Maria De Mattias: tanti eventi ad Acuto e Anagni

Le suore Adoratrici del Sangue di Cristo si preparano a celebrare la fondatrice Santa Maria De Mattiasin vista della festa liturgica del 4 marzo, giorno dell’inizio della congregazione avviata nel 1834 da Acuto dall’allora giovane originaria di Vallecorsa, ispirandosi anche all’operato di san Gaspare del Bufalo, e le cui figlie sono oggipresenti in tutto il mondo con varie opere educative e assistenziali. Le iniziative programmate riguarderanno proprioAcuto ma anche la vicina Anagni, dove le suore hanno una casa. Iniziamo da Acuto, dove per venerdì 1° marzo è stato organizzato l’evento dal titolo “Perdonare e amare”, un’occasione per i giovani e i giovanissimi, del paese e di tutta la diocesi, per conoscere e percorrere i passi di Maria De Mattias. L’arrivo ad Acuto, presso la casa madre della congregazione, è fissato per le 19, per dare inizio alla manifestazione “passo dopo passo” e quindi per una cena tutti insieme.  Domenica 3 marzo, invece, la chiesa parrocchiale di Acuto ospiterà la Messa solenne per la festa di santa Maria De Mattias. Per quanto riguarda invece più da vicino Anagni, ma toccando anche la stessa comunità di Acuto, gli incontri si susseguiranno dal 29 febbraio al 3 marzo, secondo un programma stilato assieme alle parrocchie del centro storico di Anagni denominato “Narrando di lei” e che prevede degli incontri tematici, divisi anche per categorie di utenti: giovedì 29 febbraio verranno incontrati i nonni, alle 17, presso il centro anziani; nella mattina di venerdì 1° marzo una serie di inconri con gli stuienti delle scuole di secondo grado della città di Anagni; venerdì 1° marzo ci si sposterà come detto ad Acuto, per l’evento con giovani e giovanissimi sopra descritto; sabato 2 marzo, sarà la volta dei gruppi di catechesi che le suore incontreranno presso la parrocchia di Sant’Andrea apostolo (seconda e terza elementare alle 9.30, quarta e quinta elementare alle 11, prima e seconda media alle 15.30). Molti paesi della diocesi di Anagni-Alatri e di tutto il Lazio, in particolare, sono legati a Maria De Mattias e alle sue suore, anche se diverse comunità hanno chiuso i battenti, soprattutto negli ultimi anni, a causa della crisi delle vocazioni. Quelle vocazioni che stanno comunque conoscendo ora una nuova fioritura, soprattutto nei Paesi di missione (Tanzania, India e Brasile) tra le tante nazioni in Europa, Africa, Asia, Americhe e Oceania in cui circa 1500 Adoratrici sono oggi presenti con circa trecento tra case, scuole, ospedali e opere di vario tipo.

Azione Cattolica: assemblea diocesana e presto le nuove cariche

Atmosfera gioiosa e di trepidante attesa in casa dell’Azione Cattolica di Anagni-Alatri per la XVIII assemblea diocesana elettiva, tenutasi il 17 e 18 febbraio scorsi presso il Centro pastorale di Fiuggi, intitolata “Testimoni di tutte le cose da Lui compiute. Profezia di una presenza” e chiamata a rinnovare il consiglio di Ac diocesana per il prossimo triennio associativo 2024-2027. L’assemblea ha avuto inizio nel pomeriggio del sabato alla presenza del vescovo Ambrogio Spreafico, che ha guidato una lectio divina (nella foto il suo intervento) ispirandosi al capitolo sesto del Vangelo di Matteo, sottolineando la necessità di lasciarsi coinvolgere dallo stupore di ciò che accade intorno a noi, per contrastare la realtà dell’abitudine dalla quale sempre ci facciamo catturare; l’importanza di  ripensare l’autorevolezza di Cristo e non la sua autorità perché lui solo conosce cosa è bene per ciascuno di noi; l’importanza altresì di abbandonare l’idea di un Dio che si impone rispetto a Dio che vuole essere ascoltato perché parla solo per il nostro bene. In questo tempo di Quaresima, monsignor Spreafico ha inoltre voluto mettere l’accento su come l’elemosina ci apre alla gratuità, come la preghiera ci insegna a fare spazio al dialogo con Dio e come il digiuno sia separazione da tutto ciò che non è essenziale. E non ha mancato di rivolgersi direttamente all’Azione Cattolica diocesana, dicendo che essa ha un grande dono: quello di essere sempre capace di costruire qualcosa insieme, con gli altri e per gli altri, e che guidata dallo Spirito Santo è capace di condividere l’amore per Dio e per i fratelli. Concetti riascoltati in parte durante la Messa di domenica 18 febbraio, celebrata dal Vicario generale della diocesi, monsignor Alberto Ponzi, che nella sua omelia, oltre a parole di gratitudine nei confronti dell’AC diocesana, ha espresso il desiderio che l’associazione  possa essere presente in ogni parrocchia, per la sua capacità di testimonianza nel formarsi e operare insieme per il bene della Chiesa. Guidati da queste parole, l’assemblea ha quindi iniziato i lavori di lettura e approvazione del documento programmatico per il prossimo triennio associativo; un documento che, alla luce del lavoro svolto nell’ultimo quadriennio, vuole lasciare delle indicazioni su come camminare nel futuro più prossimo, tenendo sempre gli occhi fissi su Colui che veramente indica la via giusta, Cristo Gesù. La lettura del documento è avvenuta alla presenza di alcuni rappresentanti nazionali dell’associazione che hanno espresso il loro plauso nei confronti dell’Ac di Anagni-Alatri, per la grande capacità dimostrata nel ripartire dopo un periodo difficile dovuto alla pandemia, e riuscendo a portare e a realizzare proposte e obiettivi di grande significato. Nel pomeriggio, alla presenza anche dell’assistente diocesano don Rosario Vitagliano, che non manca mai di accompagnare l’associazione tutta anche attraverso la preghiera, è stato approvato dall’assemblea il documento. A seguire, si sono svolte le votazioni per eleggere i membri del nuovo consiglio diocesano di Ac che dovrà riunirsi in prima convocazione mercoledì 18 febbraio per eleggere i responsabili del settore adulti e giovani e dell’articolazione dell’Acr e che avrà il delicato compito di presentare al Vescovo una terna di nomi dalla quale monsignor Ambrogio Spreafico trarrà il nome del presidente diocesano. Buon lavoro al nuovo consiglio e buon cammino a tutta l’AC. A cura della presidenza diocesana uscente

Il bilancio 2023 del Consultorio diocesano di Fiuggi

Anche nel 2023 il consultorio familiare diocesano “Salvatore Mucaria” di Fiuggi ha portato a termine le sue finalità, come da consuntivo redatto in questi giorni. In particolare, hanno usufruito del consultorio un totale di 17nuovi utenti, di cui 3 di sesso maschile e 14 di sesso femminile; di questi però soltanto 15 hanno effettivamente usufruito del servizio poiché 2 di essi, pur avendo rilasciato i loro dati e inseriti nella lista d’attesa, poi non si sono mostrati più interessati. A questi vanno aggiunti altri 17 utenti che, seppur registrati negli anni antecedenti a quello in esame, hanno comunque seguitato il percorso terapeutico con gli operatori del consultorio. Quindi nel 2023 sono stati accolti un totale di 32 utenti che hanno usufruito soprattutto di consulenze generiche, ma anche legali e psicoterapiche. Gli utenti sono risultati provenienti in particolare da Fiuggi e Alatri e compresi soprattutto nella fascia di età 31-60 anni, mentre c’è stato un calo nel numero degli utenti minorenni.

Le suore in diocesi: quante sono, cosa fanno…

Sarà la chiesa parrocchiale della Madonna del Carmine a Tecchiena ad ospitare venerdì 2 febbraio, nel giorno della festa della Presentazione del Signore, la Giornata della vita consacrata che anche quest’anno, così come nel 2023 quando si tenne sempre a Tecchiena, avrà una valenza interdiocesana, organizzata cioè dalle Usmi della diocesi di Anagni-Alatri e di Frosinone-Veroli-Ferentino, con la celebrazione eucaristica presieduta proprio dal vescovo delle due diocesi, monsignor Ambrogio Spreafico, con inizio alle 16. Ma qual è la situazione relativa alla presenza delle religiose nella diocesi di Anagni-Alatri? Secondo gli ultimi dati disponibili e raccolti proprio dalla presidenza e dalla segreteria dell’Usmi diocesana, sul territorio le suore sono poco meno di un centinaio e la maggior parte di loro anziane. Qualche segnale incoraggiante arriva a livello di vocazioni, soprattutto nei monasteri di clausura, ma più che altro si tratta di giovani provenienti dall’estero. Più nel dettaglio, in diocesi di Anagni-Alatri vi e attualmente la presenza di 16 comunità appartenenti a 9 congregazioni, di cui una sola di Diritto Diocesano, le altre sono tutte di Diritto Pontificio, con un numero complessivo di 95 religiose, di cui il 70% ha superato i 70 anni di età. Le 16 comunità di vita consacrata presenti in diocesi sono dedite soprattutto all’educazione scolastica specialmente nella Scuola dell’Infanzia e nella Primaria secondaria, così come presso l’Istituto Teologico di Anagni; altre suore si occupano dell’assistenza degli anziani, della pastorale sanitaria e dell’accoglienza in generale sotto varie forme, sia caritative che spirituali, come pure della pastorale nelle parrocchie e in alcuni uffici diocesani, oltre alla cura di centri di spiritualità per esercizi spirituali, case di preghiera e di formazione vocazionale e all’assistenza spirituale presso il santuario diocesano della Santissima Trinità di Vallepietra. Le religiose risiedono e operano nelle località di Acuto, Alatri, Anagni, Carpineto Romano, Fiuggi e Guarcino. In diocesi vi e anche la presenza di tre monasteri claustrali, con una cinquantina di monache in totale: le Clarisse ad Anagni, le Benedettine ad Alatri e le Carmelitane a Carpineto Romano. Vi e inoltre un Istituto secolare (Oblate Apostoliche Pro-Sanctitate a Fiuggi), un’Associazione di Vita Apostolica (“Nuovi Orizzonti” a Piglio) e una Casa Famiglia, con laici consacrati (“Comunità Giovanni XXIII” fondata dal Servo di Dio don Oreste Benzi ad Anagni).

Il vescovo alla marcia di Ac: «Costruiamo la pace ogni giorno»

La preghiera comunitaria guidata dal vescovo e la riflessione offerta ai presenti dallo stesso monsignor Ambrogio Spreafico hanno chiuso nel pomeriggio di sabato 27 gennaio la Marcia della pace, organizzata dall’Azione Cattolica diocesana e ospitata dalla città di Alatri. E proprio piazza Santa Maria Maggiore ha rappresentato il centro dell’iniziativa, che qui è iniziata e qui si è conclusa, sul sagrato della chiesa degli Scolopi, con intervento del vescovo che alle centinaia di bambini festanti ha subito chiesto: «Ma è possibile la pace?», con un coro entuasiasta di “sì” levatosi dalla piazza, colorata di cappellini, bandane e bandiere. «Ma la pace è possibile – ha quindi detto Spreafico – solo se si dialoga. E per dialogare la prima cosa da fare è ascoltare gli altri. Quando parlano mamma e papà, ad esempio, voi bambini dovete stare zitti e ascoltare. Ma anche quando parla un bambino, i genitori, i grandi, hanno il  dovere di ascoltare! Oggi invece si ascolta troppo poco e si pensa sempre di avere ragione. Vogliamo la pace, certo, ma poi litighiamo tra noi, oppure non accogliamo l’altro che è in difficoltà, l’amico o con il compagno di a scuola che ha bisogno, quando addirittura non arriviamo ad esercitare la violenza, come purtroppo è successo in questa città di Alatri. Perché la violenza non è solo la guerra che vediamo in televisione. Ma ci riguarda anche da vicino, se solo pensiamo che in Italia ci sono 8 milioni si armi e di queste 6 milioni e mezzo non sono neppure dichiarate, per non parlare poi delle armi che mandiamo in tutto il mondo. Gesù invece ci insegna che si vive disarmati. E allora – ha invitato il vescovo – disarmiamo anche i nostri cuori, i pensieri, i sentimenti, perché la pace cammina e si costruisce anche dentro di noi e attorno a noi. E invece tanti nostri paesi fanno a gara nelle “chiacchiere” sugli altri. Oppure non riusciamo a trattenere il ditino sul cellulare e mettiamo i like se uno insulta un altro. Ma questo non è da cristiani, mentre bisogna ricordare che Gesù ha detto: io sono la pace! Ascoltiamo Gesù e impariamo a costruire rapporti di amicizia, impariamo anche ad essere gentili con gli altri. Siamo qui per costruire la pace, ogni giorno!», ha concluso il vescovo, non prima di aver ricordato a bambini e ragazzi l’importanza del Giorno della Memoria, celebrato sempre il 27 gennaio. La marcia e le iniziative collegate, come detto, sono state ospitate da una accogliente città di Alatri, grazie anche ai luoghi e alle strutture messe a disposizione dal sindaco Maurizio Cianfrocca. Presenti diversi sacerdoti diocesani: il parroco don Walter Martiello, l’assistente unitario dell’Ac don Rosario Vitagliano, don Fabio Tagliaferri, don Roberto Martufi, don Pierluigi Nardi, don Luca Fanfarillo . Dopo l’arrivo dei gruppi e i saluti della presidente diocesana Concetta Coppotelli, del sindaco di Alatri e della responsabile del circolo Legambiente di Anagni (partner di questa edizione)  Rita Ambrosino, i partecipanti si sono divisi per gruppi di età e, guidati dagli educatori per l’ACR, dall’equipe e dall’assistente per il settore giovani e con don Fabio per il settore adulti, si è riflettuto insieme sulle seguenti tematiche di pace. Piccolissimi-FACCIAMO ESPLODERE LA PRIMAVERA 6 / 8 anni – SULLE DITA DI UNA MANO 9 / 11 – GUERRA E PACE 12 / 14- È BELLO CIÒ CHE È PACE GIOVANISSIMI e GIOVANI : Pace e comunicazione- Priorità di pace. ADULTI-“ FEDE E PACE”: BEATI GLI OPERATORI DI PACE! Tanti i presenti, comprese alcune religiose, e diverse le parrocchie partecipanti, da Alatri, Anagni, Fiuggi, Acuto, Fumone, Filettino, Mole Bisleti, Tecchiena, Tecchiena Castello, Sgurgola, con alcune iniziative collaterali pure degne di nota, come ad esempio quella presa dalle educatrici di Tecchiena Castello che hanno portato i bambini del catechismo anche in Concattedrale per far loro conoscere il miracolo dell’Ostia incarnata, accolti calorosamente dal parroco don Walter Martiello. La marcia ha quindi percorso le vie del centro storico, per poi fermarsi in preghiera a piazza Regina e in largo Paolo Cittadini “Il Girone”, in ricordo di Emanuele Morganti e di Thomas Bricca, prima di tornare in piazza Santa Maria Maggiore. La marcia della pace attraversa città e paesi italiani da quasi mezzo secolo, come ci ricorda la presidenza dell’Ac diocesana: l’educazione alla Pace entra a far parte del percorso formativo dell’ACR dopo l’incontro nazionale con papa Paolo VI del 20 maggio 1978 il cui slogan “La pace nascerà: parola di ragazzi”. Pochi giorni prima del giorno fissato, si verificano a Roma alcuni fatti di violenza terroristica. Il cardinale vicario Ugo Poletti decide dunque di cogliere l’occasione per lanciare un appello alla città per vincere la violenza invitando “tutti i cittadini di buona volontà” a partecipare alla manifestazione. Lo slogan scelto dall’ACR per la prima Carovana di pace è: Per la pace tutti in campo. La Carovana della pace o marcia, diviene così un appuntamento fisso per l’AC della diocesi di Roma e man mano si allarga a tutte le altre diocesi italiane. Così, nel mese di gennaio di ogni anno, si inizia a preparare questa manifestazione: i gruppi ACR delle parrocchie si confrontano su come portare pace nel mondo che li circonda e preparano un messaggio da offrire durante la messa e da scambiarsi con le altre parrocchie; colorano poi striscioni, cartelloni bandiere e costruiscono strumenti per “farsi sentire” durante il percorso. Nasce l’idea di una manifestazione che, a chiusura del percorso di riflessione dei gruppi parrocchiali, porti i bambini a testimoniare davanti alla città il loro desiderio di pace e il loro impegno personale.

Diversità, novità, armonia in Azione…Cattolica

14 gennaio 2024: primo appuntamento dell’anno per i soci adulti di Azione Cattolica della nostra diocesi, con la sorpresa della presenza di un paio di giovani desiderosi di fare anche questa esperienza. Un incontro partecipato, non perché ci siano stati grandissimi numeri, che a noi di AC interessano poco, ma perché ricco di presenza in termini di attenzione, coinvolgimento e condivisione. Ospiti dell’AC di Subiaco, che ha accolto i nostri adulti con la tipica familiarità che si respira in AC: sentirsi a casa, in casa di ‘altri’, è un dono immenso e una ricchezza da custodire. Una ricca colazione e i saluti dei due presidenti diocesani presenti, Concetta Coppotelli per la nostra diocesi e Gianluigi Sbaraglia per la diocesi di Tivoli, hanno dato inizio all’incontro curato dai vice presidenti Giusy Secondino e Marcello Ambrogi. Per rompere il ghiaccio, un simpatico gioco di conoscenza, ha introdotto il tema dell’incontro, che ha visto protagonista la parola DIVERSITÁ, palesando come questa parole nella lingua italiana faccia pensare a qualcosa di negativo o a qualcosa o qualcuno di diverso, estraneo, quasi lontano dalla normalità; a differenza di altre lingue, nelle quali, la parola diversità riporta, non al diverso, ma al differente, e dunque ad una accezione positiva del termine, che apre alla NOVITÀ di cui l’altro è ricco. Una novità che va accolta, esattamente come vogliamo venga accolta la nostra. E questo ce lo dice anche la Parola di Dio che, con il brano biblico della prima lettera ai Corinzi (cap. 12, 1-31), commentata dall’assistente diocesano don Rosario Vitagliano, ha aiutato a comprendere che tutti siamo unici, irripetibili e indispensabili, proprio per la nostra diversità. Come le tessere di un mosaico che, prese singolarmente, dicono poco ma insieme creano il capolavoro. E se c’è tutto questo, c’è ARMONIA, proprio come dice Papa Francesco: “Se ci sembra che lo Spirito Santo crei disordine, portando diversità dei carismi, dei doni, tutto ciò, sotto l’azione di Dio è una grande ricchezza, perché lo Spirito Santo è lo Spirito di unità, che non significa uniformità, ma armonia.” «Dunque – concludono i vice adulti prima di partecipare alla Messa nella bellissima Cattedrale di Subiaco – tre parole vi lasciamo: DIVERSITÀ, NOVITÀ, ARMONIA, perché crediamo che questa sia la nostra missione di cristiani e come membri dell’Azione Cattolica». Dopo il pranzo e un momento di condivisione su quanto meditato in mattinata, l’incontro è proseguito con la visita al Monastero, prima di San Benedetto e Sacro Speco e poi di Santa Scolastica, per rientrare in serata, alla volta di casa stanchi, ma con la ricchezza di una giornata vissuta tra fede, cultura e tanta amicizia. A cura della Presidenza diocesana

Esercizi spirituali a Casa San Luca di Guarcino

La Casa di preghiera San Luca di Guarcino ha organizzato una settimana di esercizi spirituali, dal 10 al 16 marzo prossimi. Il titolo degli esercizi è “Il discernimento personale e comunitario” a partire dal versetto di Luca “Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose nel suo cuore”. Gli esercizi saranno guidati da fra Nicola Gerundini, della Fraternità francescana di Betania. Le iscrizioni sono già aperte e per queste, o per ricevere ulteriori informazioni, si può contattare la Casa di preghiera ai numeri 0775/46121 oppure 333-9700887.La Casa di preghiera si trova nelle immediate vicinanze di Guarcino, completamente immersa nel verde e nel silenzio dei boschi, ed è affidata alle cure delle suore Figlie della Madonna del Divino Amore, ordine fondato da don Umberto Terenzi. Aperta tutto l’anno, ospita gruppi per ritiri, esercizi spirituali, giornate di studio, convegni, convivenze. Ulteriori informazioni sul sito www.casadipreghierasanluca.it