Alatri: studenti alla scoperta del miracolo eucaristico

Martedì 11 marzo gli alunni di terza media della classe 3A dell’Istituto comprensivo Alatri 1, accompagnati dal professore di religione Gabriele Ritarossi e dalla professoressa Lucretia Mailat e accolti dal parroco don Walter Martiello, hanno visitato la Concattedrale di Alatri e il miracolo eucaristico alla vigilia dell’anniversario del prodigioso evento, avvenuto il 13 marzo 1228. Gli alunni, durante l’ora di religione in classe, avevano approfondito storicamente la genesi del miracolo eucaristico, insieme alla figura del beato Carlo Acutis, che in un suo libro si è occupato anche di quanto avvenuto ad Alatri. Inoltre, i ragazzi in classe avevano avuto modo di realizzare in cooperative learning un lavoro di produzione sul giubileo e sulla chiesa giubilare della Concattedrale di Alatri. Gli alunni sono rimasti colpiti dal vedere da vicino l’Ostia mutata in viva carne e non sono mancate delle domande anche attorno alla Basilica Concattedrale, che molti conoscevano appena. Durante la visita gli alunni hanno approfondito la bolla di Papa Gregorio del 13 marzo 1228 e la realizzazione del reliquiario. L’attività ha inoltre consentito ai ragazzi di approfondire meglio la storia e la cultura religiosa della città di Alatri. (nella foto, studenti e docenti sul sagrato della Concattedrale)

“Stringiti sempre al cuore con forza!”: i giovani nel segno di Santa Maria De Mattias

Venerdì 7 marzo si è tenuto ad Anagni, nel palazzo Bonifacio VIII, un incontro di spiritualità per giovani dal tema “Stringiti sempre al cuore con forza”. L’evento è stato organizzato dalle Suore Adoratrici del Sangue di Cristo con la stretta collaborazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue, delle Suore Cistercensi della Carità, dell’Azione Cattolica diocesana, dell’Ufficio catechistico diocesano e della Pastorale giovanile diocesana. L’articolazione dell’evento di spiritualità ha previso tre momenti significativi:… Un momento formativo, dove circa una novantina di giovani hanno riflettuto sull’importanza di mettere in armonia “Intelligenza” e “Cuore”, spronati dalla testimonianza di due donne: Maria Maddalena e S. Maria De Mattias, due donne che senza esitazione hanno amato, sofferto, sperato e gioito intensamente per il loro Signore. I giovani, grazie al confronto con queste due donne, sono potuti entrare in loro stessi e individuare quelle difficoltà interiori che non permettono loro di vivere in modo autentico. Il momento formativo è stato introdotto da una splendida coreografia sul canto di Gio Evan, “Susy”, fatto da una giovane partecipante all’incontro … ci ha fatto sentire veramente il “cuore”. Un momento di agape fraterna e di animazione con il quale si è condiviso la gioia dello stare insieme. L’animazione è stata fatta dalla band “Collasso spazio temporale”, giovani al loro primo concerto, la loro emozione ha coinvolto tutti i partecipanti. Un momento conclusivo di preghiera nel chiostro del monastero delle Suore Cistercensi della Carità. I giovani sono stati invitati a fare silenzio interiore per sperimentare “il proprio cuore nel cuore di Dio”. È stato veramente un momento nel quale si è potuti entrare in contatto con il Signore della vita nella “profondità” del cuore di ciascuno. Un grazie sentito a tutti coloro che ci hanno aiutato nel rendere questo evento “unico”! Suor Cleopatra Subiaco, ASC

“Lectio divina” con le monache di Alatri

Il coro monastico della chiesa di Santo Stefano ad Alatri, adiacente al monastero di clausura delle Benedettine dell’Adorazione perpetua del Santissimo Sacramento, ogni lunedì ospita una lectio divina, alle 17, tenuta da don Edoardo Pomponi. Una iniziativa, questa delle religiose e di don Pomponi, partita lunedì 17 febbraio e che vuole porre i riflettori della riflessione e dell’approfondimento sulle letture della domenica successiva. La Lectio divina, spiegano più nel dettaglio le monache benedettine, è infatti un modo tradizionale di pregare le sacre scritture, sviluppato e praticato dai primi monaci. E’ un modo molto semplice di pregare, che permette alla Parola di Dio di penetrare i cuori e crescere in una relazione intima con il Signore. Si legge la Parola, che ci porta all’amore di Dio e trasforma la nostra vita. Ma la partecipazione a questa iniziativa può anche costituire un modo per esprimere un’ulteriore vicinanza alle monache del monastero di Alatri, da sempre nel cuore dei fedeli della città e del circondario, la cui vocazione discende dai fondatori san Benedetto da Norcia e madre Mectilde de Bar. I momenti “più belli e intensi della nostra vita – come le claustrali scrivono nel loro sito www.benedettineadorazionealatri.it – sono la preghiera e l’adorazione. Una comunità di claustrali, che fa della propria vita una “lode perenne”, che trascorre la giornata tra la preghiera (personale e comunitaria), l’adorazione e il lavoro, che cerca di conformarsi a Cristo e di servirlo nelle sorelle, potrebbe sembrare una vita inutile. Ma non è così”.

E’ morto padre Ignazio Rossi, ultimo priore di Trisulti

All’età di 89 anni è morto, mercoledì 5 marzo, padre Ignazio Rossi, cistercense, ultimo priore di Trisulti e ultimo monaco a lasciare la Certosa, dopo la contestata cessione del complesso, nel febbraio del 2018 da parte del ministero della Cultura, ad una associazione statunitense. Da ultimo, padre Rossi si era trasferito nell’abbazia di Valvisciolo, vicino Sermoneta, dove è morto e dove nella mattinata di giovedì 6 marzo si sono svolti i funerali, prima della benedizione della salma nel pomeriggio dello stesso giorno all’abbazia di Casamari, nel cui cimitero ora riposa. Grande il ricordo che tutta la comunità del paese di Collepardo serba per padre Rossi, figura gioviale e amichevole di quella Certosa di Trisulti di cui era stato nominato priore emerito e che continuava a portare nel cuore, anche una volta che suo malgrado era stato costretto a lasciarla. Segni tangibili della sua vocazione erano anche quelli di una spiritualità e una saggezza infinite, dispensati senza riserve nei suoi 61 anni di sacerdozio.

Mercoledì delle Ceneri: l’omelia del vescovo Ambrogio

Mercoledì delle Ceneri, 5 marzo 2025, Cattedrale di Anagni Sorelle e fratelli,l’inizio del tempo di Quaresima con il rito delle Ceneri ci sorprende sempre, perché sembra unacontraddizione in un mondo dove si ama la forza, dove si cercano uomini e donne forti cherispondano alle incertezze e alle paure che rendono difficile la vita. Siamo nel tempo della forza,che si impone, che ti abitua a pensare che la vita è vincere, sfruttare, sottomettere ed eliminare glialtri. Non si tratta solo delle guerre, ma anche di un sentire comune e di un modo di vivere, cherendono difficile una convivenza fraterna e amica. “Ricordati che sei polvere e in polvere tornerai”sono parole singolari, che sembrano un po’ fuori dal mondo. In realtà sono parole che ci aiutano acapire chi siamo e a non averne paura. Siamo uomini e donne fragili, deboli. Basta poco perrenderci incerti, paurosi, preoccupati, ansiosi.Per questo il Signore vorrebbe dirci: non avere paura della tua fragilità. La forza vera, quella chefa vivere e crescere, che rende umani e felici, viene dal mio amore, dalla mia parola, dall’esserefratelli e sorelle, amici. Solo l’amore sconfigge il male e vince persino il nemico. Le ceneri chericeverai sul tuo capo ti ricordano chi sei e insieme la protezione di Dio sulla tua vita. Ma oggi cidice anche, come abbiamo ascoltato dal profeta Gioele: “Ritornate a me con tutto il cuore…ritornate al Signore vostro Dio, perché egli è misericordioso e pietoso, lento all’ira, di grandeamore”. Il tempo che iniziamo è un invito alla fiducia e alla speranza. Possiamo trovare forza nelladebolezza nel Signore misericordioso e di grande amore. La sua Parola ci guiderà in questo tempotra le incertezze del tempo e la violenza del mondo per diventare donne e uomini che diffondono ilprofumo dell’amore di Dio con mitezza e umiltà, prendendoci cura gli uni degli altri, soprattutto deipoveri e delle persone più deboli di noi, come ad esempio gli anziani e i malati.Vogliamo essere in questo tempo come quel popolo di cui parla il profeta: “Radunate il popolo,indite un’assemblea solenne, chiamate i vecchi, riunite i fanciulli, i bambini lattanti, esca lo sposodalla sua stanza e la sposa dal suo talamo”. Abbiamo bisogno di essere popolo, insieme, piccoli egrandi, giovani e anziani, per custodirci nella nostra fragilità. Quanto conta per un uomo e unadonna sapere di non essere solo, di essere in un popolo, una comunità, avere qualcuno a cui puoirivolgerti, che ti può ascoltare e aiutare. In questo senso siamo protetti e abbiamo la nostra forza e lasaggezza che ci viene da Dio.Per questo il Signore nel Vangelo ci offre le armi necessarie per vivere come suo popolo econdividere la nostra vita senza isolarci e pensare di far da soli, come ci fa credere il mondo conl’inganno delle sue parole e delle sue illusioni. Elemosina, preghiera e digiuno sono le armi che ci daranno forza e ci renderanno capaci di aiutarci e aiutare gli altri, persino al di là di coloro cheincontriamo ogni giorno. Infatti, l’elemosina ci apre alla condivisione e alla gratuità, la preghieratravalica i confini e raggiunge tutti, soprattutto chi soffre per la guerra e l’ingiustizia, il digiuno ciricorda di saper rinunciare a qualcosa di nostro per far spazio al Signore e agli altri. Non siamo soliin questo esercito disarmato di miti e di umili. Siamo nella Chiesa di Cristo, accompagnati dainostri fratelli e sorelle. Siate segno di unità della famiglia umana. Siate segno di amore e dicondivisione, germe di speranza per tutti senza mai escludere nessuno. Nella coscienza dellafragilità della condizione umana, ricordiamo oggi in particolare papa Francesco, perché siasostenuto dall’amore di Dio e possa tornare presto a guidarci con le sue parole di speranza e di pace.Sorelle e fratelli, che in questo tempo possiamo essere anche noi un popolo grande, che saavvicinare tutti alla mensa della Parola di Dio e del Pane di vita eterna, piccoli e grandi. Abbiamobisogno di riscoprire nella liturgia della Domenica il valore e la forza di essere insieme, di gustare lagioia e la bellezza di essere cristiani, amici, sorelle e fratelli.Amen

Il Museo della Cattedrale di Anagni festeggia i suoi primi 10 anni

Il Museo della Cattedrale di Anagni, inaugurato nel 1975, ha subito un significativo rinnovamento nel febbraio del 2015, per volontà dell’allora vescovo Mons. Lorenzo Loppa, del prevosto del Capitolo don Marcello Coretti e del direttore don Massimiliano Floridi. Il nuovo allestimento del percorso museale era volto a valorizzare l’intero patrimonio storico e artistico della Cattedrale e per la prima volta furono aperti al pubblico ambienti di grande rilevanza e bellezza solitamente inaccessibili; il Tesoro della Cattedrale e l’Oratorio di San Thomas Becket, visitabili solo su richiesta o in occasioni particolari durante l’anno, venivano inseriti stabilmente nel percorso museale insieme alla Cripta di San Magno, che custodisce uno dei cicli pittorici più importanti dell’Occidente medievale.Questo cambiamento, insieme a tutta una serie di scelte mirate e di innovazionitecnologiche e gestionali, ha permesso al Museo di crescere costantemente, anche nelnumero di visitatori: un primo traguardo significativo è stato raggiunto nell’ottobre del 2023,quando il museo ha accolto il suo 30.000° visitatore dall’inizio dell’anno. Un risultato senzaprecedenti nella sua storia, tuttavia prontamente superato nel novembre dell’annosuccessivo, quando il 40.000° visitatore ha varcato la soglia d’ingresso del MuCA.Questo incremento testimonia l’interesse crescente per il patrimonio culturale di Anagni el’efficacia delle iniziative promosse dal Museo per attrarre un pubblico sempre più ampio:molti sono stati i programmi televisivi che hanno deciso, in questi anni, di affascinare ilproprio pubblico con le meraviglie conservate al suo interno.Oltre all’incremento dei visitatori, il museo ha ampliato la propria offerta culturaleattraverso la pubblicazione di una guida storico-artistica, concepita per approfondire laconoscenza delle opere e degli spazi espositivi e la promozione di altri volumi a caratterescientifico e divulgativo. Queste iniziative, insieme all’organizzazione di eventi, convegni emostre temporanee, ha contribuito a consolidare il ruolo del museo come uno dei centriculturali di riferimento nell’area a sud di Roma. Anche monsignor Ambrogio Spreafico, fin da quando è stato nominato vescovo pure di Anagni-Alatri, ha sempre mostrato grande attenzione verso il museo.Un ruolo fondamentale in questo sviluppo è stato svolto dal Capitolo della Cattedrale di Anagni, che ha guidato con grande competenza e dedizione il processo di rinnovamento. Grazie alla sua gestione attenta e lungimirante, il museo ha potuto migliorare la propria offerta, rendendosi sempre più accessibile e attrattivo per studiosi, turisti e appassionatid’arte. Grande attenzione è stata posta, fin da subito, all’accessibilità di tutti gli ambienti. Unascensore, un montascale mobile per coloro che hanno difficoltà di deambulazione,un’app con tracce anche in LIS e tracce dedicate ai più piccoli, l’organizzazione di visiteguidate per ciechi e ipovedenti, hanno permesso di abbattere, almeno in larga parte, letante barriere architettoniche e sensoriali. La strada da percorrere è ancora molta e lenuove tecnologie potranno aiutare sempre di più il Capitolo in questo cammino costante diinclusione. L’attenzione alla cura del patrimonio storico-artistico è diventata sempre più frequente esistematica negli ultimi anni, anche grazie al contributo di benefattori: l’intero pavimentodella Cattedrale, la loggia delle Benedizioni, la Cripta, l’Oratorio di San Thomas Becket, lafacciata, gli affreschi del Criptoportico, i tessuti medievali, le icone, i reliquiari, i volumiantichi, sono stati oggetto di restauro, cosicché l’intero patrimonio che il Capitolocustodisce si presenta oggi al visitatore in ottimo stato e si prevede, negli anni a venire, unampliamento dell’offerta e un costante lavoro di monitoraggio e manutenzione. Per questoil Capitolo intende ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile il raggiungimento di untale obiettivo: BancAnagni e il suo presidente, il dottor Stefano Marzioli, sempre vicini alleesigenze del monumento; la Soprintendenza e i suoi attenti funzionari, che hanno sempreun occhio di riguardo per la tutela di un patrimonio così eccezionale; la Regione Lazio, conuna serie di finanziamenti utili anche al restauro di beni mobili e la Sices di Rodolfo Lanzi,che ha realizzato e contribuito al restauro della facciata della Cattedrale. Altri importanti aiuti sono arrivati da diversi atenei della regione che per motivi di studio e di ricercastanno ancora oggi provvedendo al restauro di tele e sculture lignee. Alcuni importantirestauri sono stati eseguiti anche a seguito di richieste di prestito per importanti mostre difama nazionale e internazionale come “Dante. La visione dell’arte”, tenutasi nel 2021 neiMusei di san Domenico a Forlì; “Recycling Beauty” nel 2022 alla Fondazione Prada diMilano; “Roma Medievale. Il volto perduto della città”, sempre nel 2022 presso palazzoBraschi a Roma.In questi dieci anni di importanti cambiamenti il MuCA si è trasformato e, da piccola realtà di provincia, è diventato in un esempio per molti musei del Basso Lazio e una certezza per l’accoglienza turistica della regione.

Tempo di Quaresima: il vescovo Ambrogio incontra gli operatori pastorali

Domenica 9 marzo 2025 l’incontro del vescovo Ambrogio per l’inizio della Quaresima, con un invito a partecipare rivolto a tutti gli operatori pastorali, ai catechisti, agli educatori, ai volontari della Caritas, ai ministri straordinari della Comunione, agli insegnanti di religione, agli animatori liturgici, ai giovani…L’incontro si terrà presso la chiesa parrocchiale di Santa Maria del Carmine, in via Cavariccio, a Tecchiena (ampia possibilità di parcheggio nella zona retrostante la chiesa), con inizio alle ore 16.

“A Sua immagine” ad Anagni. Guarda la puntata

“A Sua immagine”, la trasmissione di Rai Uno condotta da Lorena Bianchetti, ha dedicato la puntata di domenica 2 marzo ad Anagni, con un viaggio nel primo Giubileo della storia, voluto dall’anagnino Bonifacio VIII. A questo link potete guardare la trasmissione https://www.raiplay.it/video/2025/02/A-Sua-Immagine-Viaggio-nel-Giubileo—Puntata-del-02032025-a7b031e5-265b-4316-be15-498168b6954b.html

Preghiera per la pace e la fine di ogni violenza

Lunedì 3 marzo a Fiuggi, con inizio alle 18.30 nella chiesa parrocchiale di San Biagio, si terrà la preghiera – tradizionalmente organizzata in tutto il mondo dalla Comunità di Sant’Egidio – per la pace e la fine di ogni violenza, nel terzo anniversario dell’inizio della guerra in Ucraina. Questo momento di preghiera sarà guidato dal vescovo di Anagni-Alatri, Ambrogio Spreafico.

Rosario per Papa Francesco

La Chiesa di Anagni-Alatri tutta continua a pregare per la salute di Papa Francesco e lo farà anche recitando un Rosario, guidato dal vescovo Ambrogio, lunedì 3 marzo, alle ore 21, nella chiesa di Santa Teresa a Fiuggi.