Venerdì 13 dicembre l’Istituto comprensivo di Guarcino, con i plessi della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di Trivigliano, ha dato vita ad una importante manifestazione natalizia.
Se per educare un bambino ci vuole un villaggio, come ricorda un noto proverbio africano, questo è ciò che è avvenuto a Trivigliano dove scuola, Comune e l’intera comunità hanno dato vita ad una collaborazione che ha generato una bellissima manifestazione nella piazza principale del paese. Presenti anche il sindaco, Gianluca Latini, e il parroco don Rosario Vitagliano.
Particolare interesse ha suscitato la rievocazione dei personaggi del presepe interpretati dagli alunni della scuola media che hanno recitato la storia, l’origine e la simbologia dei personaggi approfonditi durante le ore scolastiche nelle discipline di Religione e Lettere. Bravissimi i bambini dell’infanzia e della primaria.
L’intera scuola, con tutto il corpo docente di ogni ordine e grado, ha contribuito alla manifestazione e sono state coinvolte tutte le discipline: Musica, Arte, Religione, Lettere e Lingue straniere.
Soddisfatta la nuova dirigente scolastica, prof.ssa Stefania Giammaria, che ha dichiarato: «Nel cuore di Trivigliano, la piazza centrale si è trasformata in un palcoscenico incantato per l’esibizione “La scuola e il Presepe…per la Magia del Natale”, che ha visto protagonisti insieme gli alunni della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado dell’IC Guarcino (plessi del Comune di Trivigliano). Questo evento non solo ha celebrato il Natale, ma ha anche messo in luce le radici storiche e culturali che rendono il nostro paese unico. Le recite, i canti e i balli organizzati con grande cura dagli insegnanti hanno richiamato un pubblico numeroso, composto da famiglie, amici e cittadini. Gli alunni, vestiti con costumi colorati, hanno dato vita a scene che raccontano storie di amicizia, solidarietà e speranza. Ogni esibizione ha trasmesso un messaggio profondo, richiamando valori che sono alla base della nostra comunità. E’ stato un momento di riflessione e di condivisione e gli alunni, con la loro spontaneità e gioia hanno saputo coinvolgere tutti i presenti in un abbraccio collettivo di affetto e speranza».