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Nonni-giovani e la memoria del patrimonio culturale diocesano con il Progetto Mab

15 Dicembre 2024

Nonni-giovani e la memoria del patrimonio culturale diocesano con il Progetto Mab

Anche il 2024 ha visto l’Ufficio diocesano per i Beni culturali e l’Edilizia di culto portare a termine un progetto integrato Mab (Musei archivi biblioteche), soffermandosi sullo specifico del titolo “Memoria, responsabilità, creatività. L’8×1000 per proteggere e valorizzare il patrimonio culturale diocesano”.
Un percorso le cui tappe sono state scandite anche da vari incontri, con realtà diverse del territorio – dai giovani studenti di una classe del Liceo classico di Anagni agli utenti del Centro anziani di Anagni – e che l’Ufficio diocesano ha reso ancora più esplicativi e fruibili, anche da chi non ha partecipato direttamente, con una serie di video, ora disponibili sul canale Youtube della diocesi di Anagni-Alatri.
Impossibile riportare, per motivi di spazio, la cronaca degli incontri susseguitisi da settembre ad oggi ma, senza nulla togliere agli altri, ci piace ricordare qui quello del 24 settembre, quando gli studenti hanno incontrato 16 anziani; incontro introdotto da Federica Romiti, direttrice dell’Ufficio diocesano, da Alice Popoli, responsabile dei progetti per la Pastorale degli anziani nella diocesi di Frosinone- Veroli-Ferentino e da Giuseppe Viti, presidente del Centro anziani di Anagni. Mediante un abbinamento casuale per estrazione, sono state create le coppie “studente- nonno” e ciascun ragazzo ha raccolto in un’apposita scheda le informazioni e i ricordi collegati a libri/fotografie/ cartoline selezionati dagli anziani per l’attività di restauro. Al termine delle interviste, sia i ragazzi che gli anziani hanno sintetizzato l’esperienza in una frase o parola chiave.
E poi, il 13 novembre, Federica Romiti ha restituito ai ragazzi e agli anziani una sintesi del progetto MAB, articolato sulle parole chiave “memoria”, “responsabilità”, “creatività”, mostrando anche i reels realizzati; mettendo in evidenza la risonanza delle parole chiave lasciate dai partecipanti al primo incontro e le connessioni del progetto con l’impiego delle risorse 8×1000 per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale. Alessandro De Cupis ha spiegato il metodo e la cura
impiegati dai ragazzi nel restauro dei documenti loro affidati. A seguire, ciascun ragazzo ha illustrato le schede, l’apparato fotografico e gli interventi effettuati, restituendo personalmente il documento
al “nonno” proprietario. Il progetto ha così raggiunto l’obiettivo, che poteva sembrare ambizioso ma che è stato realizzato proprio grazie alla predisposizione dei partecipanti, di attivare una significativa
esperienza intergenerazionale.

(nella foto, uno degli incontri-laboratorio con i giovani del Classico di Anagni e gli utenti del Centro anziani di Anagni)

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