Presso l’Istituto comprensivo scolastico “Egnazio Danti “di Tecchiena, l’8, il 9 e il 10 gennaio scorsi le classi prima, seconda e terza delle sezioni C e D e prima e seconda della sezione E, hanno avuto modo di approfondire la figura di San Sisto I, patrono della città di Alatri e compatrono della diocesi di Anagni-Alatri, in occasione dell’892° anniversario della traslazione delle reliquie del pontefice da Roma ad Alatri e ora conservate nella Concattedrale, sul colle di Civita.
Il progetto di approfondimento sulla tradizione religiosa della città e del suo patrimonio artistico e culturale è nata dalla proposta dell’insegnante di religione, il professor Gabriele Ritarossi, che ha coinvolto alcuni esperti di storia locale che hanno così incontrato gli studenti nell’ora di religione cattolica, durante le lezioni curriculari.
Lunedì 8 gennaio è toccato all’avvocato Remo Costantini e a Giancarlo Rossi illustrare, attraverso dettagliati documenti storici, l’arrivo delle reliquie del santo patrono Sisto, settimo vescovo e pontefice della Chiesa cattolica.
Martedì 9 Gennaio, invece, alcuni membri della confraternita di San Sisto hanno incontrato gli studenti dell’istituto di Tecchiena e a questi ha tenuto una relazione il segretario della confraternita, dottor Alfonso Coccia.
Mercoledì 10 gennaio, infine, il giornalista e guida turistica Pietro Antonucci ha concluso il ciclo degli incontri ripercorrendo le date e i fatti prodigiosi della presenza di san sisto ad Alatri.
Un appuntamento ben riuscito e apprezzato anche dal dirigente scolastico dottoressa Raffaella Carrubba che così si è espressa: «Iniziativa lodevole che ho accolto con entusiasmo perché la conoscenza del territorio e delle sue tradizioni accresce la nostra identità di cittadini e ci rafforza come comunità. Un ringraziamento al professor Ritarossi poiché, grazie all’interessante proposta, consente alle studentesse e agli studenti del mio istituto di avvicinarsi alle tradizioni e alla storia locale ‘guidati’ da esperti alatrensi appassionati».
L’opportunità di questo ciclo di incontri consente inoltre di realizzare quella necessaria e auspicabile condivisione sul territorio, attraverso una rete di collaborazione che porta la scuola Egnazio Danti ad essere presente dentro la vita cittadina.