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Catechisti: il convegno diocesano, le nuove sfide e i video-tutorial

27 Marzo 2023

Catechisti: il convegno diocesano, le nuove sfide e i video-tutorial

Pronti, ripartenza, via: anche l’Ufficio catechistico diocesano, pur non essendosi di fatto mai fermato, ha ripreso gli incontri in presenza e lo ha fatto con l’appuntamento annuale del convegno diocesano, tenutosi presso il Centro pastorale di Fiuggi. Una ripartenza a tutti gli effetti, anche a livello di contenuti, come racconta in questa chiacchierata don Gianluigi Corriere, parroco in diverse comunità di Anagni e direttore dell’Ufficio catechistico diocesano. «Sì, è stato un momento molto importante perché l’anno scorso comunque avevamo tenuto il convegno ma con una modalità online, mentre ora siamo tornati ad avere un contatto, uno scambio più diretto di esperienze e aspettative. E la riposta dei partecipanti è stata davvero molto buona». Anche il dato prettamente numerico, che talvolta può sembrare freddo e da affidare solo alle statistiche, in questo caso ha avuto la sua importanza, perché a Fiuggi si sono ritrovati quasi in cento tra catechisti e educatori, questi ultimi provenienti soprattutto dalle esperienze scout e dell’Azione cattolica.

Torniamo ora ai contenuti del convegno, dal titolo “Ma si è sempre fatto così”, un tema «volutamente provocatorio – rimarca don Corriere – per interrogarci sull’importanza e la necessità di fare qualcosa di nuovo, di differente rispetto al passato. E anche per lanciare un progetto, dal titolo “Esperienza e conoscenza”, che sto curando già da qualche tempo, con la realizzazione di appositi video tutorial con i quali io stesso sto facendo catechismo ai ragazzi; un progetto che dovrebbe durare due anni per la Comunione e altrettanti per la Cresima ma già alla fine di quest’anno di catechismo sarà pronto un pdf che verrà inserito sulla pagina Internet dell’Ufficio catechistico, con il video tutorial sul canale YouTube della diocesi per spiegarlo al meglio. Si tratta di uno spunto di base, anche se poi ognuno può fare diversamente, con gli obiettivi e i contenuti di ogni incontro, ma anche per dare delle idee su come organizzare gli incontri, quali attività far fare, cercando di mettere dentro questo percorso alcuni elementi che vogliono essere un po’ nuovi rispetto al catechismo tradizionale, insieme a quelli fondamentali per ogni catechesi».

Tra gli elementi di novità, già trattati nel convegno di Fiuggi e con un richiamo forte e diretto al cammino della Chiesa italiana, c’è quello della dimensione sinodale «e per sinodalità – riprende il direttore dell’Ufficio catechistico – intendiamo anche la forza di confrontarsi, di non operare da soli, di supportarsi a vicenda. Il che apre anche modi diversi di affrontare la catechesi». E quindi, anche per liberarsi da quella sorta di morsa del “ma si è sempre fatto così”, che non a caso papa Francesco ha di nuovo stigmatizzato nell’udienza di mercoledì scorso; un invito che peraltro proprio nel Centro pastorale di Fiuggi era risuonato poche settimane fa, con le parole del vescovo Ambrogio Spreafico, rivolte agli operatori pastorali riuniti in assemblea, ad andare oltre a quello che si è sempre fatto, come se fosse qualcosa di cristallizzato, di inamovibile.

«Anche per questo – riprende e si avvia a concludere don Gianluigi Corriere – abbiamo centrato l’obiettivo dell’incontro, come dicevo all’inizio, sulla necessità di riprendere una dimensione di dialogo, un clima di familiarità, una conoscenza più profonda, per arrivare ad una sorta di alleanza tra noi dell’Ufficio catechistico e i catechisti e gli educatori». Uno sforzo ben compreso dai presenti, come testimoniato dalle parole di Francesca Luccisano, una giovane tirocinante catechista, che ha così commentato (l’intervento completo è reperibile sul sito Internet della diocesi):  «Ma abbiamo fatto sempre così. Quante volte nel corso della nostra vita abbiamo sentito questa frase? Da chiunque e di qualsiasi cosa si stesse parlando. Quando una così breve espressione, pur dando sicurezza, rimanda a monotonia, a noia e a mancata sintonia con i tempi… allora bisogna cambiare! Ed è proprio questo che noi, un gruppo di giovanissimi tirocinanti catechisti, insieme a tutti i catechisti ed educatori della diocesi di Anagni-Alatri partecipanti al convegno diocesano promosso dall’Ufficio catechistico abbiamo voluto fare, contribuendo ad individuare dei cambiamenti da apportare nella programmazione e nella metodologia negli incontri di catechesi».

Igor Traboni

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