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IL VESCOVO AI SACERDOTI: “DIAMO SEGNALI DI LUCE E DI APERTURA”

6 Febbraio 2021

IL VESCOVO AI SACERDOTI: “DIAMO SEGNALI DI LUCE E DI APERTURA”

Carissimi,

siamo ancora nel bel mezzo di questa tempesta inaspettata e furiosa che ci ha preso alla sprovvista. Rispetto a qualche tempo fa i motivi di speranza e di fiducia nell’Amore di Dio e nell’aiuto responsabile degli altri e della scienza sembrano crescere …

Nel frattempo, parecchi di noi stanno toccando con mano il venir meno di quella provvista spirituale, morale e psicologica che ci ha permesso di attraversare i primi tempi del lockdown … di corsa. Il Covid-19 ancora morde e mette paura.

       Prendo carta e penna sulla scorta delle letture della Messa di oggi e, soprattutto, del Vangelo. Voglio condividere con Voi un pensiero. In questi mesi la nostra attività di pastori non si è fermata … anzi, per certi versi, si è moltiplicata con le invenzioni dovute alla … fantasia pastorale. Ora avvertiamo, forse, un po’ di stanchezza … e anche il desiderio di tirare il fiato! “Venite in disparte e riposatevi un po’” (Mc 6,31): la proposta di ritiro spirituale di Gesù è bella, ma l’esperienza non dura molto, perché la folla si fa di nuovo presente in maniera massiccia.

Il nostro riposo sarà autentico ed efficace solo se non consisterà in una fuga dalla gente smarrita e dagli impegni. Lo stare con il Signore ci rigenera, ci dà forza e ci permette di sperimentare la sua stessa compassione per chi è smarrito. Dobbiamo lasciare per un attimo “il gregge” a livello fisico e mai con il cuore, per poi poter ritornare subito alla gente da consolare e alimentare con la Parola. Il riposo “vero” ci permette di offrire l’autentico sacrificio di noi stessi con un di più di attenzione, di sensibilità, di generosità, di partecipazione condivisa, di compagnia e di comprensione verso tutti. Oltre alla centralità della Parola e dell’Eucaristia, assicuriamo “spazi profetici” ed esemplari ai percorsi educativi (catechismo o diretto o attraverso le famiglie) e ai percorsi della solidarietà fraterna. Con un occhio di riguardo agli anziani e ai disabili.

       In questo momento, all’impegno sociale e politico delle nostre Istituzioni per la ricerca del bene comune, sappiamo affiancare una bella risposta da parte delle nostre comunità cristiane in termini di resilienza e di trasformazione di tanti elementi grigi e scuri in segnali di luce e di apertura al futuro.

       Un abbraccio

Anagni, 6 febbraio 2021

                                               + Lorenzo, vescovo

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