Tele, tempere e pennelli dietro le grate della clausura, per dare lode al Signore attraverso l’esplosione dei colori e il richiamo al Creato, ma anche per aiutare le 27 consorelle di un monastero dove, per grazia, le vocazioni fioriscono, ma la cui pur necessaria conduzione economica non è delle più semplici. Eccola qui suor Maria Vittoria Giannicchi, monaca clarissa del monastero di Santa Chiara ad Anagni, 44 anni incastonati in un perenne contagioso sorriso e in una simpatica parlantina che ogni tanto richiama la sua origine ciociara: nata a Frosinone dove ha poi compiuto gli studi liceali, da una famiglia di Ceprano dove ha vissuto, prima di entrare in monastero a Ferentino e quindi, dopo la chiusura di questo, ad Anagni. E prima, una giovane vita dalle mille esperienze, anche lontano dalla Chiesa.
La “monaca scrittrice”, l’abbiamo definita in un precedente articolo, ricordando per l’appunto i libri che scrive e che hanno spesso trovato il favore dei lettori, ma ora dobbiamo aggiungere la dicitura di “monaca pittrice”, anche se per suor Maria Vittoria questa non è una novità, come lei stessa racconta, ricordando gli inizi dei classici disegnini a casa a 3 anni, quando però le altre bambine preferivano le bambole, e quindi la pittura affrontata seriamente già a 15 anni «ho imparato a dipingere ad olio, con le lezioni private, dal maestro d’arte, il pittore figlio d’arte, Vincenzo Pennestrì. All’epoca, inoltre, frequentavo a Frosinone il Liceo scientifico, indirizzo Brocca, e quindi con delle ore dedicate all’Arte. Ho iniziato anche a fare delle mostre, personali e collettive; ricordo la prima che è stata “Primavera in arte” a Ceprano. Poi tante a Roma, Frosinone, Fondi, Ceccano: più di 40, prima di entrare in monastero! Facevo soprattutto figurativo, ma più in avanti ho preferito una linea pop, con opere sempre con molta luce. Anche i miei studi, dopo il liceo, hanno seguito la strada artistica, visto che mi sono laureata in architettura e, volendo, potrei anche insegnare nelle scuole. Intanto affinavo la mia pittura, proprio grazie anche agli studi».
Una volta entrata in monastero, a Ferentino, la passione non è venuta meno «e devo ringraziare la mia madre superiora di allora, suor Amata, che mi vide fare dei disegni un po’ sul genere astratto e mi disse: ma allora, perché non riprendi a dipingere dei quadri? Detto, fatto: mi comprò tele e tempere e iniziò la mia fase artistica dedicata per l’appunto all’astratto, con una esposizione permanente nel parlatorio di Ferentino. I ricavati delle vendite dei quadri erano destinati alla Comunità di Sant’Egidio, per la costruzione di scuole nel Mozambico».
Una volta ad Anagni, suor Maria Vittoria ha continuato a dipingere ma… in privato «anche se qualcuno ogni tanto mi ha chiesto delle opere su commissione, in particolare alcuni quadri sulla maternità di Maria con il Bambino, che ho eseguito in stile figurativo, più moderno. Ma adesso, come detto, ho deciso di ricominciare a dipingere per vendere le mie opere e aiutare così il monastero. Qui siamo in 28, con diverse consorelle giovani provenienti soprattutto dall’America centrale, le necessità sono tante e contiamo sulla generosità dei lettori per fare un’opera di bene».
Le nuove opere cui questa giovane monaca si sta dedicando riguardano soprattutto la bellezza del Creato e i racconti biblici: «Sì, i miei temi prendono spunto dai racconti biblici, come “L’ultima cena” che ho realizzato di recente, e vogliono aiutare a riflettere sul Creato che ci circonda, dall’acqua al fuoco alle stagioni, il tutto anche con quella visuale francescana che qui come Clarisse abbiamo ovviamente molto a cuore»– Tra l’altro, suor Maria Vittoria ha fondato e segue anche il gruppo di preghiera francescano “Pace e bene”, tra le mille attività di questa religiosa che qualche volta si può incrociare tra le strade di Anagni perché è la monaca che ha il permesso di andare all’esterno per le varie commissioni o incombenze del monastero e della comunità, dal pagamento delle bollette alle questioni sanitarie.
Ma allora, come possiamo aiutare le monache di Anagni e impreziosire le pareti di casa di un dipinto di suor Maria Vittoria? Si può telefonare allo 0775/727670 e fissare un appuntamento, oppure mandare un messaggio whatsapp o sms al 3792660979 (suor Maria Chiara Cristiana) e intanto visitare e intanto dare un’occhiata al sito https://atelierartevittoria.blogspot.com/
di Igor Traboni