Una targa commemorativa e una strada in memoria di don Giuseppe Fanfarillo, per tutti semplicemente “don Peppino”, indimenticato sacerdote di Alatri, dalla calda e amichevole voce sulle frequenze di Radio Comunità: a farne richiesta, con regolare domanda alla Commissione Toponomastica del Comune, è l’Associazione Radici, il sodalizio culturale da sempre impegnato in varie iniziative per la crescita della città.
Nella richiesta – siglata dal presidente di Radici, Gabriele Ritarossi, e dai membri del Consiglio direttivo, Giuseppe Pica e Remo Costantini – si ricordano i tratti salienti della ricca biografia dell’avventura spirituale e umana di don Peppino:
«Don Giuseppe Fanfarillo era nato ad Alatri il 7 aprile 1944 ed è morto ad Alatri il 14 Agosto 2015.
Uomo e sacerdote dalla grande umiltà e di preziosa cultura teologica ed umanistica è stata una delle personalità di maggiore coesione sociale nella comunità cittadina. Negli anni del suo sacerdozio è stato rettore della chiesa di San Francesco e parroco di Santo Stefano in Alatri. È stato assistente dell’Unitalsi e docente nelle scuole secondarie di secondo grado, ma soprattutto a lui si debbono l’animazione e la cura educativa di tanti ragazzi che frequentavano il “Collegio Stanislao Stampa” in un periodo storico dove il valore sociale ed educativo del collegio rappresentava un punto fermo della nostra comunità cittadina.
A lui si deve, soprattutto, la nascita di “Radio Comunità Stereo” una delle intuizioni più geniali di don Giuseppe nella quale moltissimi giovani sono cresciuti in un clima di amicizia, solidarietà, impegno sociale garantendo la valorizzazione dei talenti e della creatività di ciascuno.
C’è stato un tempo in cui Alatri poteva vantare persino una radio che tra gli anni ’80 e ’90 è stato un punto di informazione e di comunicazione unico nella provincia di Frosinone, consentendo alla città di attestarsi come una delle poche realtà che potevano contare su una radio dell’alto profilo informativo (dove si sono alternate voci importanti del giornalismo locale),sociale e spirituale. La Radio conobbe anche un periodo di splendore con l’attivazione di frequenze capaci di espandersi anche oltre i confini della provincia di Frosinone.
Riteniamo pertanto -si legge ancora nella richiesta di Radici – che la sua azione educativa, sociale e spirituale, meriti – a distanza di 10 anni dalla sua scomparsa – l’omaggio di una intitolazione perché la sua figura si offre come un modello positivo da presentare soprattutto alle nuove generazioni, affinché l’approfondimento della sua persona possa generare nei più giovani il desiderio di contribuire ad uno sviluppo autentico della comunità anche attraverso l’utilizzo dei mezzi di comunicazione affinché siano strumenti di speranza, solidarietà, condivisione». L’associazione si fa inoltre portavoce di due possibili luoghi di installazione della targa o di scelta della strada o largo per l’intitolazione:
– il largo tra Piazza Regina Margherita e via Francesco Priorini attualmente privo di intitolazione (laddove si scegliesse l’intitolazione di una strada o largo )
– la facciata del Collegio Stampa (laddove la scelta ricadesse sulla installazione di una targa commemorativa).