Nel solco di un percorso di amicizia e vicinanza che va avanti da oltre un anno, la Comunità di Sant’Egidio di Fiuggi giovedì 19 dicembre si è stretta ancora una volta attorno agli ospiti della Rsa “Sant’Elisabetta” della città termale per il pranzo di Natale, presente il vescovo di Anagni-Alatri, Ambrogio Spreafico. Una volta a settimana, infatti, i volontari della Comunità di Sant’Egidio vanno a trovare gli anziani della Rsa di Fiuggi, non come mera opera di volontariato, beneficenza e assistenza, ma come una famiglia, riunita attorno al Vangelo, che va a trovare degli amici. E così è stato anche per il pranzo di Natale, cui hanno partecipato circa 80 persone, ad iniziare per l’appunto dagli anziani ricoverati nella struttura, la direttrice Maria Giacomini e la dirigenza tutta della Rsa, mentre i ragazzi dell’Istituto alberghiero “Buonarroti” di Fiuggi hanno preparato e servito i pasti.
Il vescovo Ambrogio Spreafico è stato accolto con enorme affetto e simpatia dagli anziani ospiti della Residenza sanitaria assistenziale, che hanno peraltro ricordato con piacere il momento vissuto già lo scorso anno, quando Spreafico ha trascorso con loro e con i volontari della Comunità di Sant’Egidio il giorno di Natale. Il vescovo ha salutato tutti gli anziani e ha chiesto loro di pregare soprattutto per la pace, in questo difficile momento in cui tanti conflitti insanguinano il mondo, centinaia di guerre di cui spesso neppure conosciamo l’esistenza perché i media non ne parlano; a tutti ha chiesto di vivere nella quotidianità con uno spirito di pace, con uno sguardo benevolo gli uni verso gli altri, capace così di cambiare un mondo – anche il mondo attorno a noi – di troppe violenze.
Dicevamo del solco in cui si inserisce il pranzo di Natale con i poveri, una tradizione della Comunità di Sant’Egidio da quando, nel 1982, un piccolo gruppo di persone povere fu accolto attorno alla tavola della festa nella Basilica di Santa Maria in Trastevere, a Roma. Erano circa 20 invitati: c’erano anziani del quartiere che in quel giorno sarebbero rimasti soli, e alcune persone senza fissa dimora conosciute nelle strade di Roma. Da allora la tavola si è allargata di anno in anno e da Trastevere ha raggiunto tante parti del mondo, dovunque la Comunità è presente. Un Natale straordinario che ogni anno coinvolge circa 250mila persone in più di 70 Paesi: gente che vive nella strada, negli istituti, nelle carceri o nelle Rsa, come quella di Fiuggi .
Igor Traboni