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Trisulti, ancora tutto fermo. Sollecito al ministro: “Convochi il Tavolo”

31 Ottobre 2024

Trisulti, ancora tutto fermo. Sollecito al ministro: “Convochi il Tavolo”

Che fine ha fatto il “Tavolo per la valorizzazione della Certosa di Trisulti”, lo splendido complesso monastico che aspetta ancora di tornare a “nuova vita” dopo le ben note vicende dell’affidamento, poi revocato, ad una associazione vicina all’ex stratega di Donald Trump, Steve Bannon? In oltre due anni dalla costituzione con provvedimento della Direzione generale dei musei, infatti, il “Tavolo” non è stato mai convocato, nonostante siano intercorsi numerosi solleciti da parte della Rete Trisulti Bene Comune, realtà associativa di cui fanno parte oltre 20 associazioni e istituzioni della provincia di Frosinone che tanto si è battuta, in sede legale, proprio per la revoca di quell’affidamento, allora posto in essere dal Ministero per la Cultura a quei tempi retto da Dario Franceschini.

Adesso arriva una nuova richiesta, inviata direttamente al Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, e sottoscritta – oltre che dal presidente della Rete, Maria Elena Catelli – anche dal vescovo di Anagni-Alatri, Ambrogio Spreafico, e dal sindaco di Collepardo, Mauro Bussiglieri,  per chiedere  un incontro per fare chiarezza sulle intenzioni del Ministero e sul futuro del “Tavolo”, a fronte di quella che a suo tempo era stata, come si legge in una nota della Rete Trisulti Bene Comune, “una confortante dichiarazione di intenti sulla volontà di attuare un modello di gestione della Certosa aperto alla partecipazione di enti e associazioni del territorio non è stato più convocato per elaborare il piano delle attività da svolgere per raggiungere la nobile finalità”. Tra l’altro, sia il vescovo Spreafico che il sindaco Bussiglieri, oltre alla Rete, hanno sollecitato più volte la Direzione generale dei musei, ma senza ottenere alcun riscontro.

Nella lettera si fa riferimento anche all’urgenza di affrontare delicate problematiche, emerse in questi ultimi mesi, legate alla tutela della Certosa, “un complesso monastico di particolare pregio, con una storia millenaria, in cui il territorio riconosce le proprie radici culturali e spirituali. Le finalità per il quale il Tavolo è stato a suo tempo istituito non solo non sono venute meno, ma richiedono di essere perseguite con diverso e migliore impegno, alla luce di situazioni e problematiche, connesse non solo alla valorizzazione ma alla stessa tutela della Certosa”, scrivono ancora monsignor Spreafico, Bussiglieri e la Catelli.

di Igor Traboni

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