In occasione della 109^ Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato, venerdì 13 ottobre si è tenuto ad Alatri, nel salone della biblioteca comunale, un incontro sul tema “Liberi di scegliere se migrare o restare”, organizzato dalle Caritas della diocesi di Anagni-Alatri e Frosinone-Veroli-Ferentino. Si è trattato di un pomeriggio molto intenso, per ritrovarsi a parlare di un tema quanto mai attuale e sul quale riflettere, invitando un po’ tutti a fare altrettanto, con un invito particolare a guardare oltre i pregiudizi e a vedere nel volto del migrante e del rifugiato un fratello o una sorella da accogliere e sostenere. La migrazione, come è stato ribadito, spesso non è una scelta, ma una necessità imposta da circostanze averse.
Il Prefetto di Frosinone, Ernesto Liguori, ha voluto esserci in maniera particolare, perché con la Caritas c’è una collaborazione costante e in continua crescita. Il vescovo Ambrogio Spreafico ha parlato dell’importanza dell’accoglienza e dell’inclusione, ribadendo i contenuti di questi due valori. Ha quindi riportato i numeri dell’accoglienza dei migranti, che ci dicono che l’Italia non è il Paese che ha più immigrati, rispetto ad altri in Europa, ed ha espresso in modo chiaro e netto il suo no alla guerra che è tornata ad insanguinare il Medio Oriente. Monsignor Spreafico ha altresì evidenziato come viviamo in un mondo fatto di “emergenze”, in cui tutti noi troviamo poco spazio per fermarci e per pensare al domani, al futuro. Un futuro per tutti noi, senza più muri, conflitti o disparità.
Il dottor Mario Limodio ha quindi raccontato le sue esperienze professionali che lo hanno portato anche a raccogliere le tante motivazioni che spingono le persone a migrare. Ha inoltre smentito, con precisi dati scientifici, l’idea comune secondo la quale i migranti portano virus o malattie
Il sindaco di Alatri, Maurizio Cianfrocca, ha salutato i presenti e ha ribadito la vicinanza e la collaborazione, sua personale e dell’amministrazione che rappresenta, a collaborare con la Caritas. Nel corso del convegno, moderato dalla giornalista Annalisa Maggi, molto toccanti sono state le testimonianze di alcuni migranti che hanno raccontato alla fitta platea le loro storie: la famiglia siriana ospite a Fiuggi e arrivata con i Corridoi umanitari della Comunità di Sant’Egidio, una mamma ucraina con il figlio ospite a sempre a Fiuggi fin dall’inizio del conflitto e un ragazzo africano, accolto dalla Caritas diocesana quando ancora era minorenne, debitamente seguito e ora divenuto un valido infermiere.