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Insieme, con gioia e trepidazione: i nostri giovani verso la Gmg di Lisbona

20 Luglio 2023

Insieme, con gioia e trepidazione: i nostri giovani verso la Gmg di Lisbona

Ultimi preparativi per la spedizione dei giovani delle diocesi di Anagni-Alatri e Frosinone-Veroli-Ferentino che all’inizio di agosto saranno a Lisbona per partecipare alla Giornata mondiale della gioventù e all’incontro con papa Francesco. Venerdì 21 luglio, alle 20 nella chiesa di Santa Maria Goretti a Frosinone, il vescovo Ambrogio Spreafico incontrerà questi giovani per consegnare loro il mandato per la Gmg, una maglietta appositamente preparata dalle pastorali giovanili delle due diocesi e il kit del pellegrino.

Il 1°agosto prossimo sul pullman che poi farà rotta verso il Portogallo, attraversando Francia e Spagna, saliranno in 53 (30 femminucce e 23 maschietti), soprattutto tra i 17 e i 23 anni, accompagnati da don Francesco Paglia e don Francesco Frusone, responsabili delle pastorali giovanili e vocazionali delle due diocesi, dai seminaristi Lorenzo Ambrosi, Federico Mirabella e Lorenzo Sabellico e da suor Silva Jaku, sempre della pastorale giovanile.

Va ben sottolineato il clima di grande collaborazione di questi giovani durante l’intensa fase preparatoria, fatta di incontri spirituali e formativi (nella foto, uno di questi, tenutosi a Mole Bisleti), anche con la presenza del vescovo Ambrogio Spreafico, come quello di Pentecoste.

Ma non è mancata quell’unione che fa la forza anche nell’affrontare e superare alcuni… scogli logistici (e non di poco conto, soprattutto per quanto concerne ad esempio i pernottamenti durante il viaggio). Questi giovani si sono subito “trovati” tra di loro, intessendo nuovi rapporti personali ed amicizie, oltre ogni eventuale campanilismo che talvolta arriva dall’unione di due diocesi e quindi da realtà diverse, seppur limitrofe «ma chi altri, se non i giovani, poteva dare un esempio di accoglienza e inclusione?», argomenta Andrea Crescenzi, responsabile della pastorale giovanile della diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino e della spedizione ciociara in terra lusitana, dall’alto della sua esperienza, visto che è alla quinta Gmg e in una di queste (a Colonia, per la precisione) ha anche conosciuto Marcella, che poi ha sposato e che sarà con lui anche in questo viaggio.

«Anche se questa è per l’appunto la mia quinta Gmg – riprende Andrea – devo dire che stavolta ho subito notato un clima di particolare affiatamento tra i ragazzi, anche nel superare le varie difficoltà logistiche. Certo, sarà una Giornata mondiale un po’ diversa dalle altre e non so esattamente cosa aspettarmi, ma lo vedrò e la vivrò con loro, con questi ragazzi che in fin dei conti sono i primi millennial ad una Gmg. Davvero sono curioso di vedere come questi giovani affronteranno un’esperienza del genere e anche per me sarà bello e utile scoprirlo! Abbiamo cercato di prepararci al meglio, con vari momenti di riflessione che proseguiranno anche nel viaggio in autobus, debitamente guidati dai due sacerdoti che ci accompagneranno».

A supportare Andrea nel coordinare i due gruppi diocesani ci saranno anche Simona Mastrantoni, Carlo Cerasaro, Elisa Finocchi e Ilaria Fiorini. E proprio quest’ultima ci consegna alcune riflessioni, ad iniziare proprio dallo spirito che li sta animando in questa fase preparatoria: «Penso che la collaborazione e, in questo caso, l’unione tra le due pastorali giovanili, sia sempre occasione di arricchimento e di crescita. Già dai primi incontri preparatori in vista della GMG si è manifestato un grande spirito di squadra; il fatto di non conoscersi o conoscersi poco non è mai stato un ostacolo, ci siamo riconosciuti nella voglia di creare e vivere qualcosa di molto bello e intenso tutti insieme. Parteciperemo alla Gmg con la voglia innanzitutto di condivisione, tra noi e con le tantissime persone che incontreremo, e con la speranza di vivere un momento di fede intenso, che possa poi rimanere in noi e accompagnarci una volta tornati a casa».

Una Gmg da… vivere anche nel lungo tragitto sul torpedone, da e per Lisbona: «Il viaggio che affronteremo – aggiunge Ilaria – sarà da un lato sicuramente faticoso, ma dall’altro ci darà anche occasione di conoscerci meglio tra di noi e farci sperimentare l’andare del pellegrino, con momenti sicuramente pieni di gioia, ma anche con le difficoltà che ogni “cammino” porta con sé. Approfitteremo delle tante ore in pullman per cominciare ad entrare nello spirito della Gmg da un punto di vista conviviale, ma soprattutto spirituale. Credo che soprattutto per i più giovani del gruppo sia importante comprendere il senso profondo di questa esperienza, affinché possa davvero segnare positivamente la loro vita e il viverla un po’ da pellegrini contribuirà a tutto questo».

E poi ci sarà il ritorno a casa, quando tutto auspicabilmente non potrà essere come prima… «Siamo chiamati ad essere una Chiesa in uscita, come tante volte ci ricorda papa Francesco, e penso che questo compito spetti in maniera particolare a noi giovani che viviamo in mezzo ad altri giovani spesso lontani dalla fede e dalla Chiesa. Non si può trasmettere un messaggio o cercare di parlare ai “lontani”, rimanendo a nostra volta lontani. E’ invece necessario “stare in mezzo”, non chiudersi nei propri gruppi e nelle proprie parrocchie, ma uscire, incontrare, ascoltare. Mi piacerebbe – chiosa Ilaria – che una volta tornati dalla Gmg tutti noi avvertissimo questa esigenza di testimoniare e, per quanto possibile, trasmettere agli altri la vera felicità e la vera gioia che nascono dallo stare insieme, dal condividere momenti belli ed intensi come saranno quelli della Gmg, dall’amore e dal rispetto della propria vita e di quella degli altri».

Igor Traboni

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